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L’Amore è Cieco: Italia, punti deboli e punti di forza del reality Netflix diventato un tormentone
Il dating show, condotto da Fabio Caressa e Benedetta Parodi e disponibile su Netflix in 10 episodi, è un guilty pleasure perfetto per le feste. E alla fine, la domanda resta: l’amore è cieco?
Arrivato su Netflix il 1° dicembre 2025, L’Amore è Cieco: Italia è l’adattamento italiano del celebre format americano Love is Blind, che dal 2020 ha conquistato il mondo con il suo esperimento sociale: single che si innamorano, si fidanzo e arrivano addirittura al matrimonio senza mai essersi visti. In Italia, il programma è condotto per la prima volta in coppia da Fabio Caressa e Benedetta Parodi, marito e moglie nella vita reale da oltre 25 anni, una scelta azzeccata che aggiunge autenticità e calore a un reality spesso accusato di essere troppo artificioso.
Il format: amore al buio, ma con un tocco italiano
Il meccanismo è noto: i partecipanti si chiudono in “capsule” e chiacchierano attraverso una parete opaca, formando connessioni basate solo su voce, personalità e valori condivisi. Dopo le proposte di matrimonio, arriva il reveal fisico, la luna di miele, la convivenza a Milano e infine l’altare, dove possono dire “sì” o “no”. La versione italiana mantiene fedelmente la struttura originale, ma acquista un sapore più mediterraneo: famiglie ingombranti, discussioni appassionate, red flag ignorate per “chimica emotiva” e un romanticismo che a volte sfiora il melodramma. I concorrenti – manager, impiegati, imprenditori tra i 25 e i 45 anni – sono persone comuni, con lavori stabili e storie personali che risuonano con il pubblico italiano. Non mancano i colpi di scena: triangoli, litigi furiosi, scarti che ritornano e famiglie che mettono il becco.
I conduttori: Caressa e Parodi, il vero valore aggiunto
Fabio Caressa, voce iconica del calcio, e Benedetta Parodi, regina dei programmi di cucina, formano una coppia televisiva perfetta. Per la prima volta lavorano insieme, e si vede: il loro chimica è naturale, ironica quando serve, empatica nei momenti drammatici. Commentano le dinamiche con garbo, senza mai scadere nel gossip spicciolo, e la loro lunga storia d’amore dà credibilità al messaggio del programma. Sono il “porto sicuro” in mezzo al caos sentimentale dei partecipanti, e spesso rubano la scena con battute leggere che alleggeriscono la tensione.
L’Amore è Cieco: gli UOMINI protagonisti del dating show
- Alessandro (Ale) Beppi, 43 anni, ingegnere;
- Alessandro Albero, 26 anni, macchinista cinematografico
- Alessandro Bianchin, 34 anni, modello e personal trainer
- Alvise Faraon, 33 anni, podcaster
- Andrea Dell’Olio, 37 anni, violinista
- Davide Aulicio, 37 anni, assicuratore
- Davide Castoldi, 39 anni, vincitore di automobili
- Federico Bellodì, 30 anni, albergatore
- Giovanni Calvario, 36 anni, event planner
- Michele Carfora, 32 anni, bancario
- Nicola Botticini, 30 anni, venditore
- Riccardo Luciani, 29 anni, rappresentante
- Parmi (Parminder) Singh, 34 anni, ristoratore
-
Stefano Ferreri, 37 anni, personal trainer
L’Amore è Cieco: le DONNE protagoniste del dating show
- Alessandra Aubry, 35 anni, data annotator
- Amira Ramadan, 36 anni, segretaria
- Elisa Vago, 30 anni, manager
- Federica Viola Stella, 38 anni, segretaria
- Fiore Davoli, 29 anni, imprenditrice
- Gergana Lazarova, 30 anni, titolare di un negozio
- Giorgia Cataldo, 29 anni, make up artist
- Giorgia Paselli, 35 anni, biologa genetista
- Hyoni Song, 34 anni, project manager
- Ludovica Maria Cappello, 31 anni, gestisce un e-commerce
- Karen Norman, 35 anni, tatuatrice
- Maria Jin, 30 anni, impiegata
- Mariam Gargiulo, 28 anni, studentessa
- Talitha Dittfeld, 34 anni, startupped
Cosa funziona e cosa meno
Punti di forza:
- Il reality è addictivo. Si parte scettici (“ma chi si sposa senza vedersi?”) e si finisce a fare il tifo per alcune coppie, a odiarne altre, a commentare ogni litigio sui social.
- Le dinamiche emotive sono genuine: si parla di background familiari, hobby, paure, valori. Emerge un’Italia che cerca certezze in un mondo incerto, disposta a rischiare per un amore “vero”.
- Il cast è azzeccato: ci sono storie toccanti (come quella di Nicola e Karen, spesso citata come la più bella), ma anche drammi esilaranti e personaggi memorabili.
- La reunion finale (episodio 10, uscito il 19 dicembre) è il picco: aggiornamenti sulle coppie, rivelazioni e qualche lieto fine che fa sperare.
Punti deboli:
- Il ritmo è a volte forzato: il matrimonio come “scadenza narrativa” non sempre lascia spazio all’elaborazione emotiva reale.
- Alcune coppie sembrano confuse più che innamorate, e il confronto con la realtà (famiglie, aspetto fisico, quotidianità) evidenzia quanto l’amore non sia davvero “cieco”, ma condizionato da mille fattori.
- Come in molte edizioni internazionali, non tutte le storie convincono: ci sono partecipanti che sembrano più interessati alla visibilità che all’amore.
Conclusione finale
L’Amore è Cieco: Italia non rivoluziona il format, ma lo contestualizza bene nella nostra cultura, fatta di passione, famiglia e apparenza. È un guilty pleasure perfetto per le feste: lo guardi con un misto di imbarazzo e superiorità (“noi non lo faremmo mai”), ma non riesci a staccarti. Grazie a Caressa e Parodi, che portano credibilità e affetto, e a un cast che regala emozioni autentiche, il programma è diventato un tormentone del dicembre 2025. Voto: 7,5/10
Da binge-watchare, soprattutto se amate i dating show. E alla fine, la domanda resta: l’amore è cieco? Forse no, ma è bello sognare che possa esserlo. Disponibile su Netflix, 10 episodi. Ideale per serate invernali con popcorn e amici con cui commentare ogni twist!
Casting aperti: come partecipare
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