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Giulia De Lellis lancia “The Piccologi”, il podcast che esplora il mondo dei più piccini
Giulia nel podcast dialoga con quattro bambini, tra cui la nipotina Matilde, per sei puntate disponibili su Spotify, YouTube, OnePodcast, Apple Podcast, Amazon Music: ogni episodio parte da un fatto quotidiano con l’obiettivo di trovare, non la risposta “giusta”, ma quella più autentica

Giulia De Lellis, influencer, imprenditrice e presto mamma di una bimba (Penelope) che avrà dal rapper Tony Effe, ha debuttato il 29 maggio 2025 con un progetto originale e innovativo: il podcast The Piccologi, prodotto da The Bad Pastina e distribuito da OnePodcast. Disponibile in video su Spotify e YouTube e in audio su tutte le principali piattaforme di streaming (OnePodcast, Apple Podcast, Amazon Music), il podcast si propone di esplorare il mondo attraverso gli occhi puri e sinceri dei bambini, trasformandoli in piccoli grandi “psicologi” – o meglio, Piccologi.
Giulia De Lellis lancia Piccologi: fatturare prima del parto è il vero talento pic.twitter.com/4bvaJkjzMh
— Valentina Federici (@Vale_Rici) May 29, 2025
Il neologismo nato dalla fusione di “piccolo” e “psicologo”
Il termine “Piccologi”, come spiegato dalla stessa Giulia nei video promozionali pubblicati sul suo profilo Instagram, è un neologismo nato dalla fusione di “piccolo” e “psicologo”. Questo concept riflette l’essenza del progetto: dare voce ai più piccoli, considerandoli non solo come bambini, ma come osservatori attenti e autentici del mondo. Giulia dialoga con quattro bambini, tra cui la nipotina Matilde, con cui ha un rapporto speciale, come dimostrato nei reel di anteprima che hanno conquistato i fan per spontaneità e dolcezza. Ogni episodio (sei in totale), parte da un fatto quotidiano – un argomento o una situazione di routine – e si sviluppa in conversazioni su temi universali come il rispetto, la gentilezza, l’amore, i sogni e l’identità. L’obiettivo non è trovare la risposta “giusta”, ma quella più autentica.
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The Piccologi, disponibile dal 29 maggio 2025, è un invito a rallentare, ascoltare e imparare dai più piccoli, perché, come dice Giulia, «non serve essere grandi per avere grandi idee».