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Alessandro Tomasi, il giovane artista su cui deve puntare X Factor per rilanciarsi nel pubblico mainstream

A 16 anni, mentre i coetanei scrollano TikTok, Alessandro Tomasi riscopre e interpreta Cocciante, Barbarossa e Cremonini, facendo sussultare giudici, social e la platea dell’Allianz Cloud. Sarà sua la vittoria?

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Alessandro Tomasi: il giovane artista che riporta l'anima al cantautorato di X Factor
Crediti Tomasi Official Instagram

In un’edizione di X Factor che sembra voler riscoprire le radici della musica italiana, tra trap urlate e pop elettronico, irrompe Alessandro Tomasi come un soffio di aria fresca. Sedici anni, originario di Marcon, un paesino a due passi da Venezia, questo ragazzo timido con gli occhi grandi e le mani sul pianoforte ha già conquistato non solo i giudici, ma un pubblico in cerca di autenticità e “pulizia”. E se il talent show è spesso accusato di privilegiare lo spettacolo al contenuto, il giovane dimostra che si può emozionare senza effetti speciali: basta una voce pura e un repertorio che sa di storia.

Con Cocciante ha rubato i cuori di molti italiani

Ricordate la sua audition, andata in onda il 25 settembre? Alessandro si siede al piano e attacca “Era già tutto previsto” di Riccardo Cocciante, un classico del 1975 che molti ventenni di oggi faticherebbero a collocare nel tempo. La scelta non è casuale: in un mare di cover pop, opta per il cantautorato puro, quello che parla di destini e di emozioni. Achille Lauro, Francesco Gabbani, Jake La Furia e Paola Iezzi restano impietriti: quattro sì unanimi, standing ovation dal pubblico in studio e un successo sui social che segna milioni di visualizzazioni. A 16 anni, Tomasi canta con una maturità che sfida la sua età. È il tipo di performance che ti fa pensare: “Ecco, la musica italiana ha ancora un futuro, e non passa per filtri Instagram”!

La prova senza pianoforte

Ai Bootcamp del 9 ottobre, senza il fedele pianoforte per un “contatto diretto” col pubblico, sceglie “Portami a ballare” di Luca Barbarossa. Un altro gioiello del cantautorato anni ’80, ballad malinconica e nostalgica. Stavolta è commozione pura: giudici con gli occhi lucidi, un’altra ovazione, e l’accesso alle Last Call del 16 ottobre. E i social esplodono: interazioni alle stelle, clip virali che girano come un tormentone. Non è hype effimero; è il segno che il pubblico riconosce il talento quando lo vede, soprattutto in un ragazzo che, come ha raccontato brevemente, deve la sua passione alla musica “fin dalla più tenera età”, tramandata dalla famiglia.

Cesare Cremonini nella Last Call

Ieri sera, 16 ottobre, Alessandro Tomasi ha confermato il suo posto ai Live Show con un’ulteriore perla: “Nessuno vuole essere Robin” di Cesare Cremonini, un tributo al cantautorato contemporaneo che chiude il cerchio. Emoziona ancora, con quella voce che sa dosare tenerezza e intensità, e si guadagna l’ingresso nella fase clou del programma. Assegnato al team di Jake La Furia che promette un percorso intrigante e più moderno. E attenzione: in un’edizione dove il cantautorato è tornato prepotente, il giovane artista è un potenziale punto di svolta affinché il talent si rilanci nel pubblico mainstream. 

Se X Factor 2025 vuole essere memorabile, farà bene a puntare su di lui. E noi, da casa, non vediamo l’ora di ascoltare il prossimo passo di questa favola veneziana. Forza ragazzo: portaci a ballare, ma stavolta verso il trionfo (augurandoci che Jake La Furia sappia bene come valorizzarlo)! 

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