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Viaggi, Estate 2020. Titanic: ultimi posti rimasti per immergersi nel luogo del naufragio, prima che il relitto venga distrutto del tutto

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Lurette Collection auction Titanic

La OceanGate, società americana, offre la possibilità d’imbarcarsi come “mission specialist” e scendere a 3800 metri di profondità col mini sommergibile “Titan”. Il tutto alla “modifica cifra” di 105 mila dollari, l’equivalente del prezzo (inflazione inclusa) di un biglietto di prima classe a bordo dello sfortunato transatlantico.

Titanic, la nave da crociera più famosa di tutti i tempi

Grazie anche probabilmente al famoso film di Di Caprio, il naufragio di questa nave è diventato uno dei più noti nonché affascinanti.

Il Titanic si inabissò il 14 aprile del 1912 e per affondare ci mise ben 2 ore e 40 minuti. Morirono 1503 persone, fu una tragedia e per questo motivo occorre essere preparati. Quel punto del fondale oceanico non è un luogo privo di storia, è un museo a tutti gli effetti; uno dei cimiteri marini più popolosi dell’Atlantico.

Chi tra di voi, esploratori più coraggiosi, non ha mai desiderato di poter vedere da vicino il colosso adagiato sul fondo del mare?

SOS Titanic

A quelle profondità il relitto subisce una pressione spaventosa e l’insieme di acqua salata e agenti ambientali lo stanno disintegrando.

https://www.instagram.com/p/BRn2ZwxF5IK/

Un particolare battere sta infatti lentamente divorando lo scafo in ferro del Titanic, causandone il progressivo sbriciolamento. L’halomonas titanicae, il responsabile del deterioramento della liner, secondo gli scienziati sarebbe in grado di resistere all’enorme pressione dell’acqua causata dai 3800 metri di profondità. 

Si stima che entro il 2030 l’Oceano Atlantico “lascerà” ben poco di quella che è stato, nel bene e nel male, il transatlantico più affascinante di tutti i tempi.

Questo triste scenario attribuisce quindi valore aggiuntivo all’annuncio di una spedizione aperta a tutti, ovviamente conto corrente permettendo, nei fondali marini corrispondenti al luogo del naufragio.

Un’esperienza complessivamente molto suggestiva che offre la possibilità, ai pochi fortunati, di vedere coi propri occhi ciò che resta del battello più famoso del Mondo, entrando così in quella stretta cerchia di persone, meno di quelle andate sullo Spazio o sull’Everest tanto per intenderci, che potrebbero affermare di aver visto il Titanic dal vivo.

Titanic Survey Expedition

La spedizione si chiama “Titanic Survey Expedition” ed è organizzata da OceanGate. Le prime esplorazioni erano previste per l’Estate 2019 ma il maltempo, abbattutosi nelle zone dei Caraibi scelte per effettuare i test, non ha consentito il regolare sviluppo delle prove costringendo la società a rimandare tutto al 2020. 

Le missioni dureranno una decina di giorni. Imbarco a St.John, nell’isola canadese di Terranova, a bordo di una nave di appoggio che permetterà di raggiungere l’area del naufragio. Il mezzo d’immersione è il “Titan”, l’unico mini-sommergibile in grado di raggiungere i 4 mila metri di profondità. Un guscio di titanio in grado di trasportare il pilota, un ricercatore e tre “mission specialist”.

La parte frontale progettata in modo tale da permettere una visuale dal vivo consentirà,  congiuntamente alle telecamere installate, ai passeggeri di selezionare l’angolazione preferita direttamente dal proprio tablet ed esplorare il sito nei minimi dettagli.

https://www.instagram.com/p/B0_7awMBlHt/

Le spedizioni e le ricerche si prolungheranno per diversi anni. La durata totale delle immersioni dovrebbe attestarsi sulle 6/7 ore: discesa circa 90 minuti, 3 ore di esplorazione e poi risalita. Sono richieste maggiore età, attitudine a vivere a bordo di una nave e una buona prestanza fisica.

Requisiti richiesti e finalità della missione

Infatti dal punto di vista fisico non sarà certo una passeggiata; sono necessari allenamenti molto duri, con tanto di addestramento all’utilizzo di sottomarino ed elicottero che potrebbe servire una volta raggiunta la superficie a fine missione. Essere atletici e in buona salute, avere sangue freddo e ottima capacità di adattamento e ovviamente non essere affetti da patologie cardiovascolari o respiratorie, sono tra gli elementi imprescindibili richiesti per poter partecipare alle esplorazioni.

Un’iniziativa imperdibile per tutti coloro che hanno uno spirito avventuriero e sono sempre pronti a scoprire e provare nuove esperienze di viaggio, anche se l‘investimento economico riduce significativamente il target di riferimento.

I “citizen explorer” dovranno inoltre essere dei veri specialisti, in grado di svolgere mansioni nautiche, gestire un team e utilizzare attrezzature digitali per raccogliere immagini, video 4K e i dati scansionati dal sonar, al fine di elaborarli con gli scienziati esperti della squadra.

Il materiale raccolto sarà infatti utilizzato per creare una riproduzione tridimensionale fedele all’originale e in alta definizione, in modo tale da consentire ai ricercatori di valutare il grado di deterioramento dello scafo e tramandare la storia del Titanic alle generazioni future, in una versione ancora più fedele alla realtà.

Date delle missioni

Di seguito la disponibilità dei posti per quanto riguarda le sei missioni in partenza nell’Estate 2020.

25 Giugno – 4 Luglio 2020 Full

3 Luglio – 12 Luglio 2020 Full

11 Luglio – 20 Luglio 2020 Full

19 Luglio – 28 Luglio 2020 Open

27 Luglio – 5 Agosto 2020 Limited

4 Agosto – 13 Agosto 2020 Open

Saranno comunque pochi i fortunati che potranno avere accesso a una delle esperienze di viaggio più interessanti e sbalorditive degli ultimi tempi, sicuramente inserita nella liste di cose da fare, o dei desideri, di molte persone.

Il prezzo ne rende comunque difficile la realizzazione, almeno per il momento. Magari in futuro, prima che il relitto si sbricioli del tutto, ci saranno possibilità ulteriori a cifre più ragionevoli, che potrebbero allargare il ventaglio dei possibili “specialist”.

Noi di OA Plus vi terremo comunque aggiornati su eventuali cambi di programma e disponibilità posti, consultabili comunque sul sito della OceanGate.

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Crediti Foto: LaPresse