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Nuovo Dpcm: al vaglio coprifuoco in tutta Italia alle 21, bar e ristoranti chiusi anche a pranzo e Dad anche in seconda media. Slitta a domani la firma del decreto

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Coprifuoco in tutta Italia dalle 21, bar e ristoranti chiusi anche a pranzo nelle aree a maggior contagio, didattica a distanza (Dad) anche in seconda media e obbligo di mascherina per le lezioni in presenza di elementari e prima media. Sono queste le misure anti Covid al vaglio in queste ore di governo e Regioni, impegnati a risolvere diverse questioni ancora aperte. E’ possibile, infatti, a quanto si apprende da fonti della maggioranza, che slitti a domani 3 novembre la firma del nuovo Dpcm: il premier Giuseppe Conte oggi sarà impegnato in comunicazioni alla Camera e al Senato, durante le quali illustrerà al Parlamento l’orientamento che intende dare al nuovo decreto su cui sta lavorando in questi giorni.

Tra i punti su cui si sta ancora discutendo tra sabato e ieri c’è anche quello di arrivare ad un compromesso sul coprifuoco: non più alle 18 nelle cosiddette ‘zone rosse’ ma l’idea, su cui il governo sta ragionando, è quella di estenderlo alle 21 per tutta Italia, con la chiusura di tutte le attività commerciali, salvo farmacie, parafarmacie e alimentari. Anche se il Cts, a quanto si apprende, non sarebbe d’accordo preferendo invece le 18 per tutto il Paese.

Conte sarebbe d’accordo con le Regioni sulla richiesta di misure più restrittive ma, a differenza di quanto vogliono i governatori, sarebbe orientato a modularle in base alla diffusione territoriale del Coronavirus, più che a varare provvedimenti di carattere nazionale. Fra le restrizioni sul tavolo della riunione in corso a palazzo Chigi tra il premier e le forze che sostengono il governo c’ è il divieto di spostamenti fra le Regioni, fatto salvo che per ragioni di lavoro, ed anche la chiusura dei centri commerciali nei weekend.

Al vaglio anche la chiusura di bar e ristoranti anche a pranzo nelle regioni con tasso di contagi a rischio. Le zone critiche sono Lombardia, Piemonte e Calabria. Sempre nelle aree a rischio, si prevede la chiusura anche dei musei e stop ai distributori automatici. E ancora, utilizzo dello smart working nella Pubblica amministrazione, salvo i servizi pubblici essenziali.

Per quanto riguarda la scuola, sempre nelle aree più a rischio, si starebbe pensando a estendere la didattica a distanza anche alla seconda e terza media, con obbligo di mascherina sempre per le lezioni in presenza, cioè alle elementari e in prima media.

Proseguirà, intanto, in mattinata alle 9 il confronto tra governo e Regioni, Comuni e Province sulle misure del prossimo Dpcm anti Covid. Le Regioni, in particolare, avrebbero chiesto misure uniformi per tutta Italia. “In queste 48 ore – avrebbe detto durante la riunione il ministro della Salute, Roberto Speranzacostruiamo insieme il Dpcm su due orizzonti: misure nazionali e misure territoriali. Sul primo punto è vigente l’ultimo Dpcm, possiamo anche alzare l’asticella nazionale su alcuni punti condivisi e su alcuni territori alziamo i livelli di intervento”.

 

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Crediti foto: LaPresse