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Musica

Tosca e l’incantevole Morabeza in un album-viaggio

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MORABEZA | LA RECENSIONE

C’è del coraggio nel pubblicare ma soprattutto nel produrre e creare un album come Morabeza, il nuovo disco di Tosca per Leave Music/Officina Teatrale e distribuito da Sony Music. C’è del coraggio e della caparbietà che si uniscono al talento immenso di una delle più brave cantanti italiane, che in questi anni ci ha regalato sorprendenti interpretazioni a teatro, collaborazioni prestigiose e album dedicati alle diverse tradizioni musicali del mondo, come questo nuovo capitolo, il terzo dopo “Il suono della voce” e “Appunti musicali dal mondo.”

Morabeza è una parola creola che esprime un sentimento di nostalgia verso il presente prossimo e quindi di fiducia, un parola molto cara alla regina a piedi nudi Cesaria Evora che ne fece una splendida canzone.

Un disco che fa il giro del mondo (non a caso la copertina rappresenta Tosca seduta su una poltrona con i piedi appoggiati su un grande mappamondo) nato al termine di un tour mondiale, raccontato nel docufilm Il suono della voce prodotto da Leave e Rai Cinema con la regia di Emanuela Giordano. In ogni tappa di questo tour la cantante romana ha contaminato la propria musica con quella dei paesi ospitanti facendo dei veri e propri regali al pubblico, cantando canzoni di diverse tradizioni alcune riadattate in italiano, altre in lingua originale che ora finalmente vengono pubblicate in questo album con la sapiente produzione di Joe Barbieri, amico e complice di Tosca nonché grande cantautore italiano molto più famoso all’estero.

Si parte con un brano del leggendario Pixinguinha “Rosa” adattato in italiano da Barbieri (“Giuramento”) con la partecipazione del clarinettista Gabriele Mirabassi, un’istituzione del jazz made in Italy così come Nicola Stilo che con il suo flauto traverso duetta sulla versione italiana di “Meu canário” (“Mio canarino”) di J. Silva cantata originariamente da Marisa Monte, nome di punta della musica brasiliana. Il Brasile infatti è molto presente nel disco a testimonianza di una tradizione che si rinnova di continuo proprio grazie ad artisti come la Monte, Lenine che in questo disco canta sorprendentemente in italiano in “La bocca sul cuore”, Arnaldo Antunes che chiude il disco con l’intensa “João” e Ivan Lins che duetta in “Normalmente” una dichiarazione d’amore firmata da Joe Barbieri e già incisa dall’autore nel suo album “Maison Maravilha” del 2009.

 

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C’è poi la Francia che incontra la canzone romana in “Serenata de Paradiso” di Balzani e Scarponi (celebre la versione di Lando Fiorini) che diventa “Serenade de paridis” con la partecipazione del violoncellista Vincent Ségal e della suadente Awa Ly e nella superba nuova versione de “Il terzo fuochista” brano portato a Sanremo da Tosca nel 2007 che qui insieme alla delicata Cyrille Aimée si trasforma in “Le troisième artificier”. La Francia insieme al Belgio e al Canada viene raccontata anche in “Voodoo Rendez-Vous” versione in italiano della celebre colonna sonora di “Appuntamento a Belleville” mentre gli Usa, per la precisione Portland, sono protagonisti in “Simpatica” brano dall’andamento swing dei Pink Martini.

Altra tradizione musicale importante per la quale Tosca ha più volte espresso il suo amore è quella portoghese qui rappresentata con la cover italiana del brano vincitore dell’Eurovision Song Contest 2017 “Amar pelos dois” che si trasforma in “Per ogni oggi che verrà” con l’autrice originale Luisa Sobral che firma anche la versione italiana e duetta con Tosca nell’inedito “Un giorno in più”.

Ma la sorpresa più grande arriva con “Ahwak” brano tradizionale della cultura araba qui cantato da Tosca proprio in arabo con la partecipazione di Lotfi Bouchnak il “Battiato tunisino” come lo definisce la stessa cantante.

Insomma ospiti davvero di grande spessore che non puntano alla moda, alla pura notorietà ma si dedicano quotidianamente alla qualità e alla buona musica.

Morabeza è un dono prezioso e ahimè sempre più raro, suonato tutto dal vivo con il profumo degli strumenti musicali che s’insinua tra le note sognanti. Un piccolo capolavoro delicato da maneggiare con cura, fatto di pizzicati, arpeggi e tanta delicatezza che accarezza l’ascoltatore, immergendolo in atmosfere che sanno di mare, tramonti, incontri e viaggi. Un disco che appare semplice e poetico, ma è allo stesso tempo profondo, un attualissimo affresco sull’integrazione perché la musica è anche questo: è il piacere di superare barriere e confini con la potenza di melodie senza tempo e con una voce che sa incantare ed farci emozionare, senza puntare su artifici o effetti speciali. 

… perché si può viaggiare anche così, da seduti grazie ad album come questo.

VOTO: 9 e mezzo/10

AGGETTIVO: PREZIOSO

TRACKLIST

1. Giuramento (feat. Gabriele Mirabassi) / 2. La bocca sul cuore (feat. Lenine) / 3. Mio canarino (feat. Nicola Stilo) / 4. Normalmente (feat. Ivan Lins) / 5. Simpatica / 6. Serenade de paradis (feat. Awa Ly, Vincent Ségal) / 7. Le troisieme artificier (feat. Cyrille Aimée) / 8. Per ogni oggi che verrà / 9. Ahwak (feat. Lotfi Bouchnak) / 10. Un giorno in più (feat. Luisa Sobral) / 11. Voodoo rendez-vous / 12. João (feat. Arnaldo Antunes)

 

ALBUM: MORABEZA

ARTISTA: TOSCA

ANNO: 2019

ETICHETTA: LEAVE MUSIC / OFFICINA TEATRALE

 

Un disco: “Morabeza” Tosca

Un libro:World music. Una breve introduzione” Philip V. Bohlman e V. Perna (EDT Risonanze) 

Un evento: Tosca European Tour 2020: 19 Marzo 2020 Auditorium Parco della Musica (Roma) e 9 Aprile 2020 Teatro Fontana (Milano) 

Cover dell’album “Morabeza”

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