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Giappone: preoccupante aumento dei casi di suicidio

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Mentre in Giappone emerge l’arrivo di una “terza ondata” di contagi da coronavirus, la notizia agghiacciante diffusa dall’emittente americana Cnn è però un’altra. Durante il mese di ottobre infatti in Giappone sono avvenuti 2153 suicidi, più di tutte le vittime di Covid da inizio pandemia (2050 secondo la John Hopkins University).

Da sempre infatti il suicidio ha un valore rituale nella cultura giapponese, che a differenza della nostra non vede nell’estremo atto un gesto contro natura e da biasimare in ogni caso. Il servizio della Cnn, nella fattispecie, partiva dalla storia di una 43enne che nel corso della propria vita ha tentato di togliersi la vita 4 volte, l’ultima per i danni economici infertile dalla pandemia.

Uno studio dettagliato dei suicidi nel Paese del Sol Levante è possibile grazie alla tempestività con cui i dati relativi vengono divulgati. Negli ultimi dieci anni, di fatto, si era assistito a un calo dei suicidi complessivi, nonostante il Giappone sia uno dei paesi dove la pratica è più diffusa. Ma con l’arrivo della pandemia, il trend è tornato ad aumentare: i suicidi delle donne sono aumentati dell’83%, mentre quelli maschili “solo” del 22%.

La ragione principale di questo enorme divario potrebbe essere ritrovata nella maggiore precarietà del lavoro femminile nel settore terziario, il più colpito dalla pandemia e dalle misure di contenimento, dove ci sono stati molti licenziamenti.

I dati offerti dagli istituti di ricerca potranno aiutare il governo giapponese a limitare i danni, offrendo aiuti psicologici e materiali alle categorie più a rischio.

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