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Coronavirus. Anziano chiede al medico di lasciarlo andare, ma lui si rifiuta e gli salva la vita

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Questa storia di “Covid a lieto fine” è accaduta nel comasco, esattamente nel Reparto di Riabilitazione Respiratoria al Lanzo Hospital della Valle Intelvi e il protagonista del bellissimo racconto è un anziano signore ed il medico, Giuseppe Vallo, che lo ha salvato dal virus.

La cosa in sè non avrebbe nulla di eclatante se non fosse che, quando il novantunenne è venuto a contatto con il medico del nosocomio che lo ha accolto in condizioni critiche lo scorso primo novembre, gli ha sussurrato stringendogli la mano: “Dottore, ho 90 anni e ho fatto tutto quello che dovevo nella mia vita, lasciami andare”, probabilmente per lasciare spazio a malati più giovani di lui.

Sul suo profilo Facebook, il dottore, ha voluto raccontare questa storia piena di umanità, che non ha fatto altro che dare ancora più la forza di lottare a tutti i medici che ogni giorno si trovano a dover salvare delle vite, siano esse giovani o meno: “Noi abbiamo salvato te, ma tu hai salvato noi”, sono state le parole che Vallo ha dedicato all’anziano paziente.

“Il giorno successivo al ricovero la sua ossigenazione era così bassa, che gli abbiamo dovuto mettere un casco Cpap con una percentuale di ossigeno al cento per cento per aiutarlo a respirare, continua a raccontare il medico. Nei suoi occhi ho rivisto quelli di mio padre, che ha la stessa età, e la sua richiesta spiazzante e allo stesso tempo così umile mi ha provocato una stretta al cuore tale, che sembrava fossi io quello a cui mancava l’ossigeno”.

I medici e infermieri gli hanno rivolto le stesse cure e attenzioni riservate a ogni paziente e in due settimane il 90enne è migliorato sensibilmente. Inoltre, Vallo, racconta di averlo sempre tenuto in contatto video con i famigliari in modo che lo incoraggiassero a non mollare mai.

“Sono riuscito a fargli vedere i suoi parenti in videochiamata e cercavo sempre di infondergli coraggio. Infermieri e operatori sanitari hanno svolto con amore il loro lavoro, standogli accanto in ogni momento possibile e ora che è uscito dalla camera intensiva è tornato bello come prima”.

L’obiettivo dell’equipe dell’ospedale, soprattutto quello dei fisioterapisti che lo tratteranno con camminate e cure riabilitative, è quello di farlo tornare presto a casa:

“Ci ha ringraziato così tante volte per quello che abbiamo fatto per lui, ma in realtà non sa che siamo noi ad essere grati a lui perché il suo inizio di guarigione ci dà la speranza e la voglia di continuare a lottare ogni giorno”.

 

 

 

 

 

 

Crediti Foto: tg2raiofficial/instagram

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