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Arriva in busta paga di novembre il bonus da 150 euro, ecco a chi spetta e come richiederlo

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Bonus una tantum 150 euro: al via il decreto legge Aiuti ter, nell’attesa del decreto Aiuti Quater, che forse vedrà replicati i 150 euro nella busta paga di dicembre

C’è una buona novità per dipendenti e pensionati, difatti già a novembre, si vedranno riconosciuto in busta paga, il bonus di 150 euro, frutto del decreto legge Aiuti ter (DL 144/22) agli articoli 18 e 19 . Tale bonus include anche co.co.co, colf e badanti. Unica pecca riguarda i lavoratori autonomi, che stanno ancora aspettando il precedente bonus da 200 euro. Sicuramente saranno inclusi nella manovra, ma non è tuttora chiaro se con una transazione unica (da 350 euro), oppure in due tranche (200+150).

Per i lavoratori autonomi è previsto che l’indennità da 200 euro del dl aiuti bis (per redditi fino a 35mila euro) venga incrementata di 150 euro a condizione che, nel 2021, abbiano percepito un reddito complessivo fino a 20.000 euro.

Per i lavoratori dipendenti, si abbassa il tetto del reddito da 35mila a 20mila. I dipendenti (pubblici e privati), con retribuzione imponibile fino a 1538 euro mensile, riceveranno il bonus direttamente in busta paga, previa dichiarazione di non essere percettori di eventuali prestazioni incompatibili. L’accredito spetta una sola volta, non è cedibile e non costituisce redditi ai fini fiscali e previdenziali.

Ai pensionati sarà l’INPS a riconoscerlo automaticamente. I requisiti per riceverlo sono:  la residenza in Italia, essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici e con reddito personale IRPEF, al netto dei contributi, non superiore a 20 mila euro per l’anno 2021. Anche ai disoccupati e ai domestici arriverà automaticamente senza dover fare la richiesta, mentre per i dottorandi e gli assegnisti di ricerca sarà valido se non ricevono altri abbuoni e non risultano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Le famiglie con il reddito di cittadinanza riceveranno l’accredito, purché nel nucleo familiare non ci siano beneficiari di ulteriori indennità.

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Crediti foto: Shutterstock