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SANREMO HISTORY. “Vorrei ricordarti fra cent’anni”: la sfida delle edizioni. Il 1971 stravince sul 2019. Oggi al via gli ottavi di finale con la sfida fra il 1964 e il 1970

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E’ ancora il Sanremo del passato ad avere la meglio su quello del presente, e a vincere l’ultimo turno dei sedicesimi di finale è stata l’edizione del 1971 in sfida contro quella del 2019. Oggi cominciano gli ottavi di finale: il primo duello fra 1964 e 1970.

 

E’ il lungo percorso che ci porterà a decretare l’edizione principe delle 69 che si sono svolte finora del Festival di Sanremo. Dal 7 gennaio al 4 febbraio una sfida al giorno con il sistema degli scontri diretti stile tabellone tennistico. Tutti i giorni alle 13 vi renderemo conto dei risultati della sfida del giorno prima e vi presenteremo la sfida del giorno successivo: sedicesimi di finale, ottavi, quarti, semifinali e finale che decreterà quella che, secondo la redazione di OA Plus, è l’edizione più bella del Festival di Sanremo.

A passare questo turno dei sedicesimi nell’ambito della sfida lanciata dal nostro contest “Vorrei ricordarti fra cent’anni” è stata, con l’80 per cento dei voti della nostra giuria di redazione, l’edizione del 1971 in sfida contro l’ultima della storia di Sanremo, quella appena passata del 2019.

Per il 1971 avevamo scelto queste 5 canzoni: IL CUORE E’ UNO ZINGARO Nada/Nicola di Bari; CHE SARA’ Ricchi e Poveri/Josè Feliciano; 4/3/1943 Lucio Dalla/Nuova Equipe 84; SOTTO LE LENZUOLA Adriano Celentano; LA FOLLE CORSA Little Tony/Formula Tre

L’edizione del 1971 del Festival della canzone italiana, la 21esima, si tenne dal 25 al 27 febbraio e fu condotta dagli attori Carlo Giuffré ed Elsa Martinelli.

Fu l’ultima edizione in cui i brani in gara venivano presentati da una coppia di interpreti. La doppia interpretazione tornerà nei Festival del 1990 e 1991, ma in quei due casi si trattava solamente di cover di ospiti stranieri fuori concorso, abbinati agli interpreti italiani in gara.

A vincere fu Il cuore è uno zingaro, cantata da Nada e Nicola Di Bari.

La rivelazione dell’edizione fu Lucio Dalla (accoppiato con gli Equipe 84) con la canzone 4 marzo 1943 (data di nascita del cantautore bolognese, che dovette cambiare quello che era il titolo originale del brano, ovvero Gesù Bambino, a causa della censura, che impose anche la modifica di alcune parti del testo) e la coppia formata dai Ricchi e Poveri e José Feliciano, che portarono in giro per il mondo la canzone Che sarà, classificatasi seconda.

Curiosa e da ricordare la partecipazione di Adriano Celentano, vincitore l’anno precedente insieme a sua moglie, che si presentò al Festival con il brano Sotto le lenzuola, in coppia con il Coro Alpino Milanese, fermandosi al 5º posto: fu questa la prima volta in cui un brano in gara venisse eseguito a cappella sul palco della manifestazione, evento che si sarebbe ripetuto solo ventiquattro anni più tardi ad opera dei Neri per Caso.

Salutiamo il 2019, allora, per il quale avevamo scelto questi 5 brani: SOLDI Mahmood; I TUOI PARTICOLARI Ultimo; COSA TI ASPETTI DA ME Loredana Bertè; ROLLS ROYCE Achille Lauro; PER UN MILIONE Boombdabash E DIAMO INIZIO AGLI OTTAVI DI FINALE!

LA SFIDA DI OGGI VEDRA’ UNA CONTRO L’ALTRA LE EDIZIONI DEL 1964 E DEL 1970!

 

Per il 1964 abbiamo scelto questi 5 brani:

NON HO L’ETA’ di Gigliola Cinquetti/Patricia Carli

IERI HO INCONTRATO MIA MADRE di Gino Paoli/Antonio Prieto

OGNI VOLTA di Roby Ferrante/Paul Anka

UN BACIO PICCOLISSIMO di Robertino/Bobby Rydell

UNA LACRIMA SUL VISO di Bobby Solo/Frankie Laine

 

 

L’edizione del 1964, la 14° del Festival della Canzone Italiana, condotta per il secondo anno consecutivo da Mike Bongiorno, affiancato da Giuliana Lojodice, fu la prima in cui i cantanti concorrenti italiani si esibirono in coppia con un interprete straniero, ed è rimasta nella storia per varie ragioni: in primo luogo, per aver visto la vittoria di Gigliola Cinquetti, allora appena sedicenne, che, in coppia con la cantante italo-belga Patricia Carli, presentò la canzone “Non ho l’età”, ma anche per l’esclusione dalla finale di Bobby Solo, il “vincitore morale” del Festival, a causa di un’improvvisa raucedine che gli impedì di esibirsi dal vivo: gli fu concesso di presentare fuori concorso la sua canzone, Una lacrima sul viso”, in playback nell’ultima serata. La vittoria della Cinquetti, inoltre, provocò una furiosa reazione da parte di Domenico Modugno, che la definì “una pazzesca buffonata” e abbandonò la sala stampa in segno di protesta rifiutandosi di concedere autografi: ma, ironia della sorte, due anni dopo sarebbe stato lui a vincere, e proprio in coppia con la Cinquetti. La giovanissima cantante veronese, grazie alla vittoria a Sanremo, fu inviata dalla Rai all’Eurofestival 1964 a Copenaghen, in Danimarca, dove sbaragliò la concorrenza salendo sul primo gradino del podio, regalando così all’Italia la sua prima vittoria nella manifestazione continentale. Si trattò infine di un’edizione molto fruttuosa dal punto di vista commerciale, perché sulla scia della manifestazione le canzoni in gara vendettero complessivamente sei milioni di copie, di cui un quarto solo grazie al brano di Bobby Solo.

 

Per il 1970 abbiamo scelto questi brani:

CHI NON LAVORA NON FA L’AMORE Andriano Celentano/Claudia Mori

LA PRIMA COSA BELLA Nicola di Bari/Ricchi e Poveri

L’ARCA DI NOE’ Sergio Endrigo/Iva Zanicchi

ETERNITA’ Ornella Vanoni/Camaleonti

LA SPADA NEL CUORE Little Tony/Patty Pravo

 

https://youtu.be/haZ6cq5WVlo

 

Il 20º Festival della canzone italiana, svoltosi dal 26 al 28 febbraio del 1970, fu condotto da Nuccio Costa, alla sua seconda conduzione consecutiva, affiancato dagli attori Enrico Maria Salerno ed Ira von Fürstenberg.

Vincitrice dell’edizione fu la canzone “Chi non lavora non fa l’amore” interpretata da Adriano Celentano e Claudia Mori. Sul palco Celentano si rese protagonista di un curioso episodio: dimenticò più volte le parole del testo. Sergio Endrigo, forse memore delle critiche di Celentano alla sua vittoria di due anni prima, “ricambiò” la cortesia dichiarando pubblicamente di non avere apprezzato né la canzone né l’interpretazione del “Molleggiato”.

Il maggiore successo di vendite spettò, neanche a dirlo, proprio alla coppia Celentano-Mori ed a Nicola Di Bari ed i Ricchi e Poveri, giunti secondi con un altro brano difficilmente dimenticabile, “La prima cosa bella”, scritta da Di Bari per la nascita della sua primogenita Ketty. A proposito di successi, anche il terzo brano classificato, “L’arca di Noè”, scritto e interpretato da Sergio Endrigo in abbinamento con Iva Zanicchi, ottenne un ottimo riscontro post-Festival. Da ricordare che il 1970 fu anche l’anno di esordio assoluto di Rosalino Cellamare, per tutti poi diventato semplicemente Ron (che vincerà Sanremo nel 1996 con “Vorrei incontrarti tra cent’anni” in coppia con Tosca), 7° assieme alla coetanea sedicenne Nada, alla sua seconda apparizione sanremese.

Per chiudere con i successi di venditi, ottimi furono i riscontri per il brano “Tanto pe’ cantà” portato al Festival dall’attore Nino Manfredi.

 

Chi vincerà questa prima sfida degli ottavi di finale fra il 1964 e il 1970? Non resta che attendere domani, sempre alle 13, per avere il responso!

E domani la seconda sfida degli ottavi sarà fra il 1969 e il 1961!

 

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