Sanremo
Nada verso Sanremo 2026?
A 72 anni compiuti lo scorso 17 novembre, la “pulcina del Gabbro” potrebbe tornare sul palco del Festival di Sanremo dopo diciannove anni di assenza
Nada Malanima, o più semplicemente Nada per i fan, riecheggia come un richiamo al cuore della canzone d’autore. A 72 anni compiuti lo scorso 17 novembre, la “pulcina del Gabbro” potrebbe tornare sul palco del Festival di Sanremo dopo diciannove anni di assenza, con voci insistenti che la vogliono tra i protagonisti della 76ª edizione, in programma nell’ultima settimana di febbraio 2026 al Teatro Ariston.
Le voci sul ritorno
Negli ultimi giorni, il totonomi per Sanremo 2026 si infiamma, e Nada è tra i nomi che circolano con più insistenza. Secondo indiscrezioni riportate da Dagospia, la cantautrice livornese starebbe valutando un comeback all’Ariston, forse con un brano che unisce la sua penna tagliente a sonorità contemporanee. L’edizione 2026, diretta per il secondo anno consecutivo da Carlo Conti (dopo il 2025), si preannuncia diversa dal solito: spostata all’ultima settimana di febbraio per evitare il conflitto con le Olimpiadi invernali in Italia.
Aspettiamo conferme.
Chi è Nada?
Nata a Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno, Nada Malanima è figlia d’arte: il padre Gino era un clarinettista, e la madre Viviana Fenzi le impose quel nome insolito su suggerimento di una zingara che le lesse la mano, profetizzando un destino di viaggi e successi. A soli 15 anni, nel 1969, irrompe come un fulmine al Festival di Sanremo con Ma che freddo fa, in duetto con i Rokes. Il brano la catapulta in cima alle classifiche italiane e non solo: Spagna, Giappone, mezzo mondo la acclama. Per tutti diventa “il pulcino del Gabbro”.
Due anni dopo, nel 1971, Nada conquista l’Ariston con Il cuore è uno zingaro. È la vittoria che la consacra, ma anche l’inizio di un percorso tortuoso: dopo gli anni Settanta di successi commerciali, negli Ottanta si tuffa nel synth-pop con album come Smalto e hit come Amore disperato. Poi, un silenzio apparente. Nel 1987, dopo quattordici anni di lontananza, torna a Sanremo con Bolero, un brano interamente scritto da lei. Nel 1992 segue L’anime nere, e nel 1999 Guardami negli occhi, che anticipa una fase rockeggiante con collaborazioni d’eccellenza come quella con Mauro Pagani.
Non solo musica: Nada è attrice (lavora con Carlo Mazzacurati al cinema e Dario Fo a teatro), poetessa e narratrice. Nel 2018 pubblica l’audiolibro Nada Malanima legge Leonida, e nel 2019 arriva È un momento difficile che le vale il Premio Tenco per la miglior canzone.
