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“Io sono Fasma”, convince il secondo lavoro del rapper romano

Pubblicato

4 anni fa

3 Marzo 2020

Buona anche la seconda per il rapper capitolino Fasma, che continua la sua rapida ascesa con il suo secondo album in studio “Io sono Fasma”, fuori per RCA Records e Sony Music.

Quando Sanremo finisce, i duri cominciano a giocare, verrebbe da dire, anche se nel caso di Fasma la strada era già un po’ spianata. Poco più che ventenne infatti, Tiberio Fazioli pubblica per WFK Empire e Sony Music il suo primo Ep “WFK.1” all’interno del quale spicca, fra tutti, il brano certificato disco d’oro “Marylin M”; passa quindi per la partecipazione alla sesta edizione del Summer Festival e alla pubblicazione del suo primo album in studio, “Moriresti per vivere con me?”, per approdare quindi al terzo posto nella categoria “Nuove Proposte” della settantesima edizione del Festival di Sanremo, col fortunato brano “Per sentirmi vivo”: c’è da dire che per Fasma le luci della ribalta sono ancora splendidamente accese e lasciano presagire una carriera rosea, stando ai feedback dei giovanissimi che seguono la sua musica, una fusione di rap, trap e pop stilosa ed originale.

“Io sono Fasma” infatti, fuori il 28 febbraio 2020 per RCA Records e Sony Music, secondo lavoro in studio del rapper, è un lavoro di quattordici tracce in italiano che si lascia ascoltare con trasporto e fascinazione, perché crudo e diretto, scevro di fronzoli. Fasma si mette totalmente a nudo cantando la serenità ma anche il complesso, l’allegria ma anche la contraddizione, l’euforia ed il tormento, ed è quindi facile identificarsi nelle parole lucide e cristalline di questo musicista così giovane ma già così convincente ed artisticamente maturo, che sguazza con nonchalance nel rap tout court contaminato dal pop, nel risultato di pezzi dal flow trascinante ed avvincente (“Cosa? Scusa!”, “Non so chiedere aiuto”). Un lavoro compito, curato nei dettagli, fresco, meticoloso, cupo con lo squarcio di luce che basta. Da ascoltare con attenzione.