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“L’Orsa Maggiore”: la straordinaria coerenza de La Municipàl

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"L'Orsa Maggiore": la straordinaria coerenza de La Municipàl

Ma quanto è bello vedere artisti, ormai più che consacrati, continuare dritto per la propria strada senza cedere neanche di un millimetro alla tentazione della scelta più facile, in un terreno così fertile come quello del movimento indipendente italiano, tenendosi sapientemente lontani dagli stilemi e dalle tendenze del momento? Personalità forti che fanno bene alla musica e al cuore, come quelle de La Municipàl che, il 3 agosto, hanno rilasciato per luovo e Artist First il nuovo  singolo, “L’Orsa maggiore“, terzo capitolo del progetto “Per resistere alle mode“.

Ci siamo chiesti spesso, essendo ormai da qualche anno argomento continuo di dibattito, dove risieda il confine tra l’indie e l’itpop italiano. La risposta potrebbero tranquillamente darla Carmine e Isabella Tundo con questo brano: la differenza tra i due generi – che esiste, eccome se esiste –  sta nel linguaggio, nelle intenzioni, nella voglia di mantenere altissima la propria personalità facendo di tutto per non assomigliare agli altri. In “Orsa maggiore” c’è tutto questo, ci sono i riferimenti pop (“Eccomi che a pezzi dopo un altro addio/Mi addormento con in sottofondo Paolo Fox”), c’è l’estate (“L’aurora sta arrivando e presto arrossirò/L’estate sta finendo ed io mi sento sempre un bambino“), ma c’è soprattutto la creatività di raccontare il ricordo di una relazione difficile in modo drammaticamente leggero, rendendolo di proposito nebuloso per via di una serata alcolica e devastante.

Una canzone che parla di vulnerabilità, dunque di fragilità, con un assetto strumentale particolarmente ruvido, come se le distorsioni delle chitarre elettriche fungessero da corazza, da scudo, da arma per creare un contrasto agrodolce e malinconico. Una meraviglia.

VOTO: 9/10

AGGETTIVO: POETICA

https://www.instagram.com/p/CDyIliiieHJ/

TESTO

Eccomi che a pezzi dopo un altro addio
Mi addormento con in sottofondo Paolo Fox
Alzo gli occhi al cielo e tu sei lì come una stella polare
Il nibbio sta cantando lo ascoltiamo un po’
L’aurora sta arrivando e presto arrossirò
L’estate sta finendo ed io mi sento sempre un bambino

Ma ho deciso che stanotte non ti penserò
Che partirò col Grande Carro verso nord
Per lasciarti andare
Ma per non dimenticare
Ho deciso che stanotte non ti penserò
Che parlerò del più e del meno con il diavolo
In mezzo a tutto quel rumore
Nascosto tra le nostre spine

Sarà che ieri sera abbiam bevuto troppo
Che abbiamo fatto festa con il vino spunto
Quei porci dei miei amici hanno fatto un gran bel grosso casino
E provo come sempre a contare i cocci
A rimettermi in piedi, a ricucire i pezzi
La botta sta finendo ed io mi sento sempre un cretino

Ma ho deciso che stanotte non ti penserò
Che partirò col Grande Carro verso nord
Per lasciarti andare
Ma per non dimenticare
Ho deciso che stanotte non ti penserò
Che parlerò del più e del meno con il diavolo
In mezzo a tutto quel rumore
Nascosto tra le nostre spine

E mi perderò
In mezzo a tutto quel rumore
Che ci fa stare bene

E mi perderò
In mezzo a tutto quel rumore
Che ci fa stare bene

Ma allora resta un po’ ancora qui con me
Prima che arrivi l’alba a ricordarmi che
Siamo solo un’ossessione, una storia andata male
Ma allora resta un po’ ancora qui con me
Non svegliarmi, non svegliarmi prima del caffè
E restiamo ad ascoltare
Il suono dell’Orsa Maggiore

ARTISTA: LA MUNICIPAL

SINGOLO: L’ORSA MAGGIORE

ANNO: 2020

ETICHETTA: LUOVO/ARTIST FIRST

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