Musica

Giorni tutti uguali, è il nuovo pezzo di Fabio Cinti

Pubblicato

4 anni fa

8 Marzo 2020

Fabio Cinti ha fatto uscire il singolo ‘Giorni tutti uguali’. Anticipa “Al blu mi muovo”, il nuovo album in uscita il 24 aprile.

Giorni Tutti Uguali non è il primo brano creato da Fabio Cinti. Cinti è un musicista e cantautore, che ha collaborato con Pasquale Panella, Morgan, Paolo Benvegnù e molti altri. Gli album che ha realizzato fino adora sono: ‘L’esempio delle mele’, ‘Madame Ugo’, ‘Forze Elastiche’ e ‘La voce del padrone-un adattamento gentile’. Quest’ultimo, un omaggio a Franco Battiato, gli è valso nel 2018 la Targa Tenco come miglior “Interprete di canzoni non proprie“.

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Fabio Cinti chi è

Dopo essersi formato a Roma in filosofia e teatro, cinema e musica, Fabio Cinti si è trasferito a Milano. A Milano ha conosciuto Marco Castoldi, in arte Morgan, ed è nata una duratura collaborazione. Dopo un album autoprodotto nel 2001 (“Musica per lavare i piatti”, raccolta di sonorizzazioni per teatro e mostre), l’ esordio effettivo arrivò nel 2011 con “L’Esempio delle Mele” (Sounday/Self), album in cui partecipano Morgan, Pasquale Panella, che ha scritto il testo del brano “Il punto di vista” e Massimo Martellotta dei Calibro 35. Nel 2012, anticipando il concetto di crowfunding, due fan producono il suo album “Il Minuto Secondo” (Sounday/Self). Fabio Cinti nel frattempo ha pubblicato un romanzo intitolato “Un anno d’amor(gan)”, dedicato all’amico. Sempre per Morgan, nel 2009 Cinti ha curato l’introduzione alla seconda edizione del suo “Dissoluzione” (raccolta di testi e poesie edita da Bompiani). In seguito Cinti ha affiancato Morgan dietro le quinte durante l’avventura di Castoldi come giudice a X Factor per sei edizioni. Nel 2013 Franco Battiato, dopo averlo scelto per aprire i suoi concerti in ‘Apriti Sesamo Tour’, gli fece interpretare il suo brano inedito, “Devo”, diventato il primo singolo del terzo album del cantautore: “Madame Ugo” (ottobre 2013). A giugno del 2014, uscì “Tutto t’orna”, il quarto album. Nell’ autunno del 2014 scrisse le musiche per lo spettacolo teatrale “Il dubbio. Qui. Intorno.” (da Samuel Beckett), per la regia di Roberto Bonaventura. A marzo del 2015, uscì l’ep “FQ”. Nel settembre del 2016 pubblicò “Forze elastiche”, prodotto da Paolo Benvegnù. Il 27 aprile 2018 pubblicò “La voce del padrone – Un adattamento gentile”, che vinse la Targa Tenco 2018 nella categoria “Interprete di canzoni”.

Fabio Cinti e il premio Tenco 2018

“La voce del padrone – Un adattamento gentile”, uscito per ‘Private Stanze’, ha fatto guadagnare a Fabio Cinti la targa Tenco “Interprete di canzoni”. L’ album è un adattamento per sei strumenti (quartetto d’archi, pianoforte e voce) de “La voce del padrone”, che Battiato pubblicò nel 1981, album considerato una vera pietra miliare della musica italiana. Cinti ha commentato così il riconoscimento: “Questa vittoria, che per me è un grande traguardo, è interamente dedicata a Franco Battiato, non solo perché è l’autore di questa magnifiche canzoni, ma soprattutto per motivi profondissimi legati alla sua presenza nella mia vita che mi hanno portato a essere quello che sono. Condivido il premio con tutti i miei collaboratori ma soprattutto con il quintetto che ha suonato l’adattamento, persone che hanno molto creduto con dedizione e passione nel progetto: Vanessa Cremaschi, Giovanna Famulari, Andrea Vizzini, Elena Cirillo, Gaia Orsoni”.

Ecco l’audio di Fabio Cinti ‘Giorni tutti Uguali’

Ecco il testo di Giorni tutti uguali di Fabio Cinti

Stretto tra le braccia il cuscino
radente l’alba dal secondo piano
la tua testa scivola su di me,
che resto imprigionato nei tuoi sogni
del mattino gli occhi appena aperti
nella poca luce degli scuri accostati
dietro l’infinito giardino del giardino
acceso appena rischiarato:
sei completamente innamorato.
Cose mie da ricordare, da dimenticare,
tra i rumori lontanissimi del fine settimana
tutto pronto per brillare nei silenzi calmi
delle colazioni insieme a te.
Non è impossibile vedere i giorni tutti uguali,
fermare l’attimo della felicità,
capire l’alchimia di un momento irripetibile
e vivere più in alto, un po’ più in là,
dove il buio, col diradarsi dei pensieri,
diventa luce.
Scendo dalle scale come cento volte
e giro l’angolo del giorno dopo appena
appena incominciato alle tue spalle,
vedo tutto spalancato l’universo e tu,
“Passami gli occhiali e abbracciami,
e abbracciami e abbracciami…”