Musica
I Radiohead tornano in Italia: quattro date a Bologna a novembre
I Radiohead tornano in Italia con quattro imperdibili concerti all’Unipol Arena di Bologna il 14, 15, 17 e 18 novembre 2025

I Radiohead tornano a calcare i palchi europei, e lo fanno scegliendo l’Italia come tappa chiave del loro tour. La band britannica, capitanata dal visionario Thom Yorke, ha annunciato quattro date all’Unipol Arena di Bologna: 14, 15, 17 e 18 novembre 2025. I numerosi fan italiani, orfani di live dal 2018, potranno finalmente rivedere sul palco i creatori di capolavori come OK Computer, Kid A e In Rainbows.
I biglietti per i concerti italiani dei Radiohead
Per assistere a uno degli eventi musicali più attesi dell’anno, è necessario registrarsi sul sito ufficiale Radiohead.com entro il 7 settembre alle 23:00. La vendita dei biglietti inizierà il 12 settembre, e si prevedeun sold-out lampo. Gli iscritti riceveranno un link personale per accedere alla prevendita. Oltre a Bologna, i Radiohead si esibiranno in Madrid, Londra, Berlino e Copenaghen. Un tour essenziale, pensato per pochi luoghi simbolici, dove la musica può davvero vibrare in sintonia con il pubblico.
Una discografia da riscoprire lentamente
In occasione del ritorno sul suolo italiano della band britannica, ecco la discografia completa da riascoltare, con calme e senza fretta, per calarsi nel migliore dei modi nel loro universo artistico:
- Pablo Honey (1993) Il debutto della band, noto soprattutto per il singolo “Creep”. Sonorità grunge e alternative rock.
- The Bends (1995) Più maturo e melodico, con brani come “Fake Plastic Trees” e “High and Dry”. Segna l’inizio della loro evoluzione artistica.
- OK Computer (1997) Capolavoro assoluto. Un album visionario che esplora alienazione, tecnologia e disconnessione emotiva.
- Kid A (2000) Svolta radicale verso l’elettronica e la sperimentazione. Inizialmente divisivo, oggi considerato rivoluzionario.
- Amnesiac (2001) Registrato durante le sessioni di Kid A, ma con un’anima più oscura e frammentata. Jazz, ambient e inquietudine.
- Hail to the Thief (2003) Politico e variegato. Un mix di rock, elettronica e critica sociale, nato nel clima post-11 settembre.
- In Rainbows (2007) Pubblicato con formula “pay what you want”. Caldo, emotivo, accessibile. Un equilibrio perfetto tra cuore e cervello.
- The King of Limbs (2011) Minimalista e ritmico. Esplora loop, texture e movimenti ciclici. Un album più cerebrale che emotivo.
- A Moon Shaped Pool (2016) Orchestrale, malinconico, profondo. Include finalmente “True Love Waits” in versione definitiva. Un addio dolce, struggente e romantico.