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Ghali, “DNA”: ci attendevamo un capolavoro, ci troviamo fra le mani un album discreto

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Ghali album DNA over

Ghali arriva con il secondo album. Il trapper italo-tunisino a 3 anni dall’esordio torna sulle scene dopo essersi allontanato dalla trap a favore di un rap più intimista e a tratti conscious. Questo lavoro conferma la bontà della scelta a livello concettuale, lasciando perplessi per quanto riguarda il risultato di alcuni brani.

Ghali non è stato solo uno dei fondatori della scena trap italiana. Non ha solo creato un modo di comporre barre e creare metafore che ha influenzato tutto il Trap tricolore. E’ un’icona dei nuovi italiani, che in lui vedono un ragazzo di genitori tunisini diventato una star del mainstream, è un’icona di certa nostrana sinistra progressita che in lui vede un integrato di successo, nonché uno dei nostri artisti di nuova generazione più esportabile all’estero. Questo secondo album quindi è stato preceduto da grandi attese, che purtroppo non soddisfa appieno.

Il singolo spaccaclassifiche non può che aprire la nostra recensione. “Boogieman” è un brano giocato fra passato e presente, in cui Salmo e Ghali guardano e rivisitano il percorso esistenziale-artistico fatto in questi anni. La base è un rifacimento di “Show me Love” di Robin S, brano dance del 1993. Nonostante le attese, il brano non è eccezionale: scorre bene, senza barre memorabili e senza che la base incida.

Anche l’altro singolo è interlocutorio. Originale ricostruzione della propria vita con metafore surreali e simil fantasy, “Flashback” poteva essere un piccolo capolavoro. Invece è solo un buon pezzo: la base è un rap-trap lento con inserti pop (evidenti anche nelle parti cantate), che sembra una produzione dell’AVA meno cupo. Il testo è meno evocativo di quanto pare al primo ascolto: dopo più letture appare un ottimo incastro di immagine che ridice cose già dette e ridette da Ghali stesso.

decisamente più interessante l’esperimento arabo rap in feat con Soolking “Jennifer”. Brano cantato in 3 lingue (francese, arabo, italiano) che si fondono e si richiamano armonicamente, la base che richiama l’etnica magrebina funziona più che a dovere. Qui Ghali gioca in casa e vince facile: è l’unico in italia ha saper fare questo genere come mainstream comanda. Meno interessante nonostante le intenzioni “Combo” in feat con Mr Eazi: qui gli inserti latino-raggaetton mischiati con echi arabizzanti non convincono appieno.

“Marymango” è una specie di divertissment di fuoriclasse: Ghali e Tha Supreme al microfono, AVA dietro la console. Base sovraeffettata e cartoonata alla Tha Supreme, leggermente angosciata come da marchio di fabbrica AVA, il testo non è nulla di che ma poco importa: la canzone è fresca anche se non originalissima.

“Fast food” e “Scooby” sono prodotti da Sick Luke, e si sente. Basi fresche perché intelligentemente retrò: la seconda guarda persino al vecchio rap tricolore, riaggiornato a dovere. I testi non sono granché: sarà che Ghali ci aveva impressionato fin dai suoi esordi per l’originalità linguistica e ormai l’effetto Wow è finito, ma il ragazzo tende a ripetersi un po’ troppo per essere solo al secondo album.

L’elettronica sottilmente inquietante di “Giù X terra” è oggettivamente tanta roba, e vale assolutamente la pena di dargli un’ascoltata. Qui Mace & Venerus si sono confermati ottimi rifacitori di beat che all’estero funzionano bene, mentre in Italia sono ancora poco utilizzati.

In definitiva nell’album c’è veramente di tutto: rap, trap, raggaetton, indie (DNA), echi latini e di etnica araba. Il livello è mediamente discreto, con picchi ottimi e brani così anonimi da rasentare lo scandalo pensando siano fatti da Ghali. La mega carellata di collaborazioni (sia al microfono che dietro alla console) ha influito sulla qualità altalenante del tutto: forse era meglio limitare l’orgia a pochi ma affiatati. L’elemento debole nell’operazioni paradossalmente sembra essere più Ghali degli altri: quando esce dal rappato e prova a cantare convince a sprazzi, a livello di testi pare ripetersi eccessivamente, come se non fosse particolarmente ispirato e per nasconderlo dovesse altalenare fra autocitazione e aggiornamento di quanto già da lui detto. Detto questo l’album vale un ascolto: in mezzo alla sufficienza ci sono spunti che potrebbero fornire le basi per futuri capolavori.

VOTO: 6,5/10

AGGETTIVO: ALTALENANTE

TRACKLIST

  1. Giù x terra – 2:13
  2. Boogieman (feat. Salmo) – 2:39
  3. DNA – 3:20
  4. Good Times – 2:43
  5. Jennifer (feat. Soolking) – 2:41
  6. 22:22 – 3:00
  7. Fast food – 2:39
  8. Marymango (feat. Tha Supreme) – 3:24
  9. Flashback – 3:37
  10. Combo (feat. Mr Eazi) – 2:56
  11. Exstasy – 2:41
  12. Barcellona – 2:56
  13. Cuore a destra – 3:01
  14. Scooby – 2:10
  15. Fallito – 3:11

ALBUM: DNA

ARTISTA: GHALI

ANNO: 2020

ETICHETTA: STO, WARNER MUSIC

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