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“Concerti gonfiati”: interviene il Codacons con un esposto all’Antitrust

“Regalare biglietti o venderli a prezzi scontati a ridosso degli eventi danneggia chi ha pagato la tariffa piena e rappresenta un inganno ai consumatori”, si legge nel comunicato stampa diffuso dal Codacons

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Crediti Foto occhioallapenna

Il Codacons, associazione italiana a tutela dei consumatori, ha recentemente presentato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) per far luce sul fenomeno dei cosiddetti “concerti gonfiati” messo in luce in primis da un post pubblicato da Federico Zampaglione leader dei Tiromancino. Si tratta di una pratica che, secondo l’associazione, vedrebbe società organizzatrici di eventi musicali e, in alcuni casi, gli stessi artisti, adottare strategie per far apparire un concerto come “sold out” nonostante vendite di biglietti insoddisfacenti. Una condotta che, oltre a ingannare i fan, potrebbe configurare una violazione del Codice del Consumo.

Il caso dei “concerti gonfiati”

Il fenomeno dei “concerti gonfiati” consiste nell’utilizzo di artifici per creare l’illusione di un evento tutto esaurito. Tra le pratiche segnalate dal Codacons ci sono la vendita di biglietti a prezzi stracciati o addirittura la distribuzione gratuita di ingressi a ridosso dell’evento, nel tentativo di riempire le sale o gli spazi previsti per i concerti. Questa strategia, pur garantendo un’apparenza di successo, penalizza fortemente i consumatori che hanno acquistato i biglietti a prezzo pieno, spesso sborsando cifre elevate per assistere agli spettacoli dei loro artisti preferiti.

Una pratica commerciale scorretta e ingannevole

Secondo il Codacons, tali comportamenti non solo danneggiano economicamente i fan, ma possono essere considerati una pratica commerciale scorretta e ingannevole, vietata dalla normativa italiana. L’esposto chiede all’Antitrust di aprire un’istruttoria per verificare l’operato delle società organizzatrici di eventi musicali e degli artisti coinvolti, accertando eventuali responsabilità.

Il caso di Tony Effe e altri eventi

Un esempio concreto portato all’attenzione dall’associazione riguarda il concerto del rapper Tony Effe, previsto per il 6 luglio al Circo Massimo di Roma. A meno di un mese dall’evento, la mappa interattiva del portale ufficiale di vendita mostra un’ampia disponibilità di biglietti invenduti, con numerosi settori ancora vuoti. Questo caso, insieme ad altri come quello di Elodie, sempre al Circo Massimo, evidenzia come alcuni eventi pubblicizzati come grandi successi rischino invece di trasformarsi in flop.

Le richieste del Codacons: “Regalare biglietti o venderli a prezzi scontati rappresenta un inganno ai consumatori”

Nell’esposto, il Codacons chiede all’Antitrust di indagare approfonditamente per accertare se le strategie adottate dalle società organizzatrici di concerti rappresentino una violazione delle norme a tutela dei consumatori. L’associazione sottolinea come tali pratiche non solo ingannino il pubblico, ma creino anche una disparità di trattamento tra chi acquista i biglietti a prezzo pieno e chi, invece, riesce a ottenere ingressi a costi ridotti o gratuiti all’ultimo minuto.“Regalare biglietti o venderli a prezzi scontati a ridosso degli eventi danneggia chi ha pagato la tariffa piena e rappresenta un inganno ai consumatori”, si legge nel comunicato stampa diffuso dal Codacons. 

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