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Polizze auto: quali prezzi medi per le garanzie accessorie nei vari capoluoghi italiani?

Le garanzie accessorie svolgono un ruolo sempre più rilevante. Scopiamo quali sono le città più care e quelle più convenienti

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Persona alla guida
Persona alla guida (© Depositphotos)

Nel panorama assicurativo, le garanzie accessorie svolgono un ruolo sempre più rilevante.

Si tratta di aggiunte facoltative alla copertura RC auto obbligatoria che consentono di tutelarsi da una serie di rischi aggiuntivi – dai danni causati da eventi atmosferici al furto del veicolo, dagli atti vandalici agli infortuni del conducente – rispondendo a esigenze sempre più differenziate.

Il costo di queste coperture non è uniforme a livello nazionale, ma varia sensibilmente in base al territorio, riflettendo dinamiche locali legate alla sinistrosità, all’esposizione ambientale, alla criminalità e ad altri fattori di rischio.

Per offrire una panoramica dettagliata di queste differenze, il noto portale di comparazione Assicurazione.it ha analizzato i prezzi medi delle principali garanzie accessorie rilevati nei capoluoghi di regione italiani nel mese di settembre 2025. Scopiamo, quindi, quali sono le città più care e quelle più convenienti per le diverse tipologie di copertura.

Napoli, Bari, Torino e Genova: i capoluoghi dove le garanzie costano di più

L’analisi condotta da Assicurazione.it evidenzia come alcune città emergano sistematicamente tra i capoluoghi con i prezzi medi più elevati per le garanzie accessorie. Napoli guida la classifica per ben quattro coperture su undici, confermandosi la città più onerosa per gli automobilisti che cercano protezioni aggiuntive.

La Kasko rappresenta il caso più eclatante: a Napoli il prezzo medio raggiunge 8.780,55 euro, seguita da Bari con 8.638,00 euro e Torino con 6.954,45 euro. Il divario rispetto ai capoluoghi più economici è significativo, considerando che ad Aosta la stessa garanzia costa in media 4.804,32 euro, quasi la metà rispetto al capoluogo campano.

Anche per la Furto e Incendio, Napoli si conferma la città più cara con 527,14 euro, quasi sette volte il costo medio di Roma, dove la garanzia si ferma a 78,60 euro. Bari segue con 411,60 euro, mentre al terzo posto si posiziona L’Aquila con 175,97 euro – un valore, comunque, significativamente inferiore rispetto alle prime due.

Per quanto riguarda la Black Box, Napoli guida la classifica con 59,63 euro, seguita da Bari (57,30 euro) e Torino (56,75 euro).

Torino, invece, emerge come il capoluogo più costoso per quanto riguarda la Eventi Naturali, con un prezzo medio di 495,19 euro, quasi il doppio rispetto a Venezia (365,04 euro) e oltre sette volte superiore a Palermo (69,34 euro), la città più economica per questa garanzia. Questa differenza riflette chiaramente l’esposizione a fenomeni meteorologici estremi che caratterizza il Piemonte rispetto ad altre aree del Paese.

Genova rappresenta un altro caso significativo tra i capoluoghi più costosi, distinguendosi in particolare per la Atti Vandalici dove raggiunge il primato nazionale con 526,10 euro, un prezzo che supera di oltre cinque volte quello di Trieste (104,53 euro). La città ligure si posiziona inoltre al primo posto per la Bonus protetto (41,15 euro) e la Rinuncia alla Rivalsa (21,89 euro), mentre occupa il terzo posto per la Mini Kasko con 279,85 euro.

Tra le città più economiche Roma, Trieste, L’Aquila e Potenza

Se da un lato alcune città spiccano per i costi elevati delle garanzie accessorie, dall’altro vi sono capoluoghi che presentano valori medi sensibilmente inferiori, configurandosi come contesti più favorevoli dal punto di vista assicurativo. È il caso, ad esempio, di Roma, che a settembre 2025 risulta la città con il prezzo più basso in Italia per la garanzia Furto e Incendio, pari a 78,60 euro. Anche sul fronte della Kasko, la Capitale si posiziona tra le più convenienti con 4.878,06 euro, superata solo da Aosta, come abbiamo visto.

Trieste mostra valori competitivi in più ambiti. È la città con il prezzo più basso per la garanzia Atti Vandalici (104,53 euro) e si colloca in seconda posizione, dopo L’Aquila, per la Mini Kasko, con un costo medio di 234,63 euro contro i 221,38 euro rilevati nel capoluogo abruzzese. L’Aquila si conferma tra i capoluoghi più vantaggiosi anche per le garanzie Cristalli, con 53,25 euro, e Bonus protetto, dove registra un valore tra i più bassi in Italia (31,81 euro).

Ancora più contenuti risultano i prezzi nella città di Potenza, che detiene il primato nazionale per due garanzie: la Rinuncia alla Rivalsa, con 16,60 euro, e proprio il Bonus protetto, con un costo medio di 31,05 euro.

Un quadro a parte riguarda la garanzia Assistenza Stradale, dove i divari territoriali sono minimi. Napoli è il capoluogo con il prezzo più basso (27,02 euro), mentre Torino risulta il più caro con 29,99 euro. La differenza, inferiore ai 3 euro, suggerisce una sostanziale omogeneità dei costi di questo servizio su scala nazionale, verosimilmente legata a fattori logistici e operativi meno variabili rispetto ad altre coperture.

Come orientarsi nella scelta delle garanzie accessorie

Di fronte a divari così marcati tra i capoluoghi, è fondamentale adottare una serie di strategie per aggiungere garanzie accessorie alla polizza auto ottimizzando i costi.

Innanzitutto, è necessario sempre valutare con attenzione quali garanzie siano davvero rilevanti rispetto al proprio contesto territoriale, al valore del veicolo e all’uso che se ne fa, così da evitare ogni genere di spesa superflua.

Un altro elemento da tenere in considerazione in fase di scelta riguarda la possibilità di ricorrere a franchigie e scoperti. Una franchigia più alta, per esempio, consente di ridurre il premio annuale, ma richiede al contraente di sostenere una parte delle spese in caso di sinistro. Questa opzione può essere vantaggiosa per chi vuole contenere i costi di una copertura ampia, con un ampio numero di garanzie accessorie, accettando di farsi carico dei danni di minore entità.

Tra gli aspetti da valutare con attenzione vi è anche la modalità di pagamento. In alcuni casi, la possibilità di rateizzare il premio può rendere l’assicurazione più accessibile nel breve periodo, ma può anche comportare un costo complessivo maggiore rispetto al versamento in un’unica soluzione. Questo dipende dalle politiche della compagnia, che può applicare interessi o commissioni sulle rate mensili o trimestrali. È dunque utile considerare non solo l’importo della singola rata, ma il costo totale della copertura a fine anno.

Per effettuare una valutazione dettagliata e trovare il giusto compromesso tra spesa e tutela è possibile rivolgersi ad Assicurazione.it, che mette a disposizione un prospetto dettagliato e costantemente aggiornato delle proposte migliori del momento sulla pagina dedicata alla ricerca dell’assicurazione auto più economica.

I fattori che determinano i divari territoriali

Le differenze così marcate nei prezzi delle garanzie accessorie tra i capoluoghi di regione derivano da una combinazione di fattori che le compagnie assicurative analizzano con attenzione nella definizione delle tariffe. Ogni territorio presenta infatti caratteristiche di rischio diverse, che si riflettono direttamente sui premi richiesti agli automobilisti.

Il tasso di sinistrosità rappresenta uno degli indicatori principali. Le aree in cui si registra una frequenza più alta di incidenti, anche di lieve entità, comportano una maggiore probabilità di attivazione delle coperture come Kasko e Mini Kasko, con conseguente incremento dei costi assicurativi. Oltre alla densità del traffico e alla complessità della rete stradale, a incidere sono anche variabili come la qualità dell’asfalto, la presenza di cantieri o rotatorie e il livello di manutenzione della viabilità urbana.

Un altro elemento decisivo è rappresentato dal rischio di criminalità legato ai veicoli. Il numero di furti, danneggiamenti intenzionali o vandalismi incide in modo diretto sulla determinazione dei premi per garanzie come la Furto e Incendio e la Atti Vandalici, che risultano più costose in contesti ritenuti più esposti a questi fenomeni. Le compagnie assicurative attingono in questo caso a dati ufficiali e banche dati condivise per valutare il profilo di rischio delle diverse zone.

Infine, anche i fattori ambientali e climatici assumono un ruolo sempre più centrale, soprattutto in relazione a eventi atmosferici intensi o ricorrenti. Le garanzie dedicate alla protezione contro gli eventi naturali sono soggette a forti oscillazioni territoriali, influenzate da fenomeni come grandinate, alluvioni, trombe d’aria o nevicate abbondanti, che negli ultimi anni hanno assunto un peso crescente nella valutazione del rischio assicurativo.

Questi elementi, combinati con le caratteristiche individuali del veicolo e del conducente, contribuiscono a definire un profilo tariffario fortemente differenziato, che spiega la notevole eterogeneità riscontrata tra i diversi capoluoghi.

Una risorsa utile per individuare le fragilità dei territori

Alla luce dei dati assicurativi raccolti nei capoluoghi italiani, diventa evidente come le garanzie accessorie non riflettano soltanto logiche di mercato, ma anche la condizione strutturale dei territori.

I prezzi più elevati, associati ad alcune coperture specifiche, si concentrano infatti in aree dove i rischi sono più concreti e ricorrenti: eventi atmosferici estremi, elevata sinistrosità, maggiore incidenza di furti e atti vandalici. Questo legame diretto tra premio assicurativo e contesto locale restituisce una mappa delle fragilità urbane.

Se interpretati correttamente questi dati possono offrire indicazioni utili anche al di fuori dell’ambito assicurativo. Possono, per esempio, contribuire a individuare zone dove l’esposizione ai rischi è strutturale e richiede interventi sul piano della prevenzione, della manutenzione infrastrutturale o del presidio del territorio.

In questo senso, la distribuzione dei costi assicurativi accessori assume un valore conoscitivo che va oltre il singolo contratto, restituendo un’immagine concreta dei fattori di criticità urbana che incidono ogni giorno sulla vita delle persone e sull’efficacia delle tutele disponibili.

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