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“L’acqua è più profonda di come sembra da sopra”: è uscito il libro autobiografico di Fedez

Il volume, da oggi disponibile nelle librerie, promette di essere il “passo successivo” dopo “Battito”, il brano che ha segnato il ritorno del rapper sul palco dell’Ariston

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Crediti Fedez Instagram

Federico Lucia, in arte Fedez, ha scelto di fermarsi, di respirare sott’acqua e di emergere con un libro. E’ uscito oggi nelle librerie “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra”, edito da Mondadori, il primo testo autobiografico del rapper milanese. Non un semplice memoir, ma un’immersione catartica in un abisso personale, dove errori, cadute e verità taciute per anni vengono finalmente a galla. Annunciato con un post minimalista su Instagram, il volume promette di essere il “passo successivo” dopo il tormentato “Battito”, il brano sanremese che ha segnato il suo ritorno sul palco dell’Ariston lo scorso febbraio e che farà discutere il popolo del gossip nel capitolo legato alla vita con la ex moglie Chiara Ferragni.

“Fuori va tutto bene. Dentro non lo sai”

Fedez, 36 anni compiuti da poco, ha deciso di spegnere i riflettori social proprio alla vigilia dell’uscita. “Fuori va tutto bene. Dentro non lo sai”, scrive nel post di lancio, datato 9 ottobre. Un addio temporaneo ai filtri e alle views, per sostituirli con parole nude, senza il “vincolo della rima” che ha caratterizzato la sua carriera musicale. Il libro, come spiega l’artista, nasce dal bisogno di “ricostruire e dare senso a ciò che, da fuori, poteva sembrare solo disordine”. È un’esplorazione del fondo marino dell’anima: “Andare a fondo è annegare, è perdere il respiro. Ma è proprio vero che se non guardi il fondo, il fondo prima o poi ti tira a sé”. Attraverso la scrittura, Fedez confessa di aver compreso che “gli errori che non affronti tornano sempre, finché non li cogli davvero”. Analizzare il caos interiore, rimetterlo in ordine, è stato per lui “come iniziare a respirare per la prima volta sott’acqua”.

Il 2025 di Fedez tra alti e bassi

L’annuncio arriva in un 2025 segnato per Fedez da alti e bassi: il divorzio da Chiara Ferragni, un nuovo amore che serpeggia nelle cronache rosa, e una rinascita artistica che passa per il podcast “Pulp” (lanciato nel 2024 e tra i più seguiti in Italia) e il singolo “Temet Nosce”, uscito ieri, lunedì 20 ottobre. Un flusso di coscienza rap che anticipa il libro, con barre affilate su auto-consapevolezza, psicofarmaci come Lexotan e Rivotril, e frecciate sociali. La produzione minimal e ipnotica del brano richiama le origini del rapper di Rozzano, ma è il legame con il volume a renderlo essenziale: entrambi parlano di liberarsi dal “Truman Show” della vita pubblica, dove “non c’è differenza tra un palco ed un patibolo”.

Cosa aspettarsi dal libro

Dalle anteprime circolate sui media emerge un ritratto intimo e spietato di Fedez. Non il divo multiplatino o l’imprenditore da copertina, ma l’uomo che ha evitato per anni di confrontarsi con le “parti che spaventano”. Il libro tocca temi universali: la lotta contro i fantasmi interiori, la danza con le debolezze che fingiamo di non vedere, la paura di annegare nelle responsabilità emotive. “So che quello che farà discutere di più sarà la superficie”, ammette l’autore, “e forse per la prima volta nella mia vita è proprio la superficie a spaventarmi, e non il fondo”. È un invito a non galleggiare, ma a immergersi, rischiando tutto. Fedez lo dice chiaro: ha senso se “anche solo una persona dopo averlo letto si sentirà meno sbagliata, imperfetta, fallita”. La copertina, con quel volto scomposto in frammenti, è metafora perfetta: Fedez a pezzi, pronto a ricomporre il mosaico. Dopo Sanremo, dove “Battito” ha toccato corde di vulnerabilità mai esplorate prima, questo testo sembra candidarsi a diventare il guru per le “anime perse” della generazione Z e millennial. 

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