Cinema
Tutti i vincitori della 82^ Mostra del Cinema di Venezia
Jarmusch trionfa con Father Mother Sister Brother, Servillo conquista la Coppa Volpi e Rosi torna con un documentario poetico.
La 82ª Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa con una serata di premiazioni che ha celebrato l’eccellenza e la varietà del cinema mondiale. La giuria, guidata dal regista statunitense Alexander Payne e composta da figure di spicco come Stéphane Brizé, Maura Delpero, Cristian Mungiu, Mohammad Rasoulof, Fernanda Torres e l’attrice Zhao Tao, ha valutato 21 pellicole in concorso. Un compito arduo, che ha prodotto un palmarès ricco e capace di abbracciare linguaggi cinematografici diversi, dall’intimismo di Jim Jarmusch alla potenza civile di Kaouther Ben Hania.
Il Leone d’Oro a Jim Jarmusch
Il riconoscimento più prestigioso, il Leone d’Oro per il miglior film, è stato assegnato a Father Mother Sister Brother, firmato da Jim Jarmusch e co-prodotto tra Stati Uniti, Irlanda e Francia. L’opera, divisa in tre atti, racconta con delicatezza le relazioni tra genitori e figli adulti e i rapporti fraterni, alternando malinconia e ironia. Il cast è da grande occasione: Tom Waits, Adam Driver, Charlotte Rampling e Cate Blanchett. Lo stesso Jarmusch ha descritto il suo lavoro come un “anti-film d’azione”, costruito con pazienza e attenzione ai dettagli minimi, trasformati in poesia visiva grazie anche alla collaborazione con i direttori della fotografia Frederick Elmes e Yorick Le Saux e al montatore Affonso Gonçalves.

Father Mother Sister Brother (©Father Mother Sister Brother)
Venezia 82 – Il Leone d’Argento e la forza della memoria
Il Gran Premio della Giuria è andato a The Voice of Hind Rajab della tunisina Kaouther Ben Hania. Il film rievoca la vicenda reale di una bambina di sei anni intrappolata in un’automobile a Gaza, trasformando una tragedia personale in un atto di testimonianza collettiva. Applausi interminabili e forti reazioni politiche hanno accompagnato la première, segno di come il cinema possa ancora scuotere le coscienze.
Miglior regia a Benny Safdie
Benny Safdie ha ottenuto il Leone d’Argento per la regia con The Smashing Machine, film che ripercorre la vita del lottatore UFC Mark Kerr. Protagonista assoluto è Dwayne Johnson, in una performance che mette in luce non solo la forza fisica, ma anche le fragilità interiori. Al suo fianco Emily Blunt interpreta la compagna Dawn Staples, completando un quadro di intensità emotiva e introspezione. Safdie ha parlato di “empatia radicale” come cifra stilistica, un modo per far sentire lo spettatore parte integrante della vicenda.
Le Coppe Volpi: Cina e Italia sul podio
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile di Venezia 82 è andata a Xin Zhilei per Ri gua zhong tian (The Sun Rises on Us All) di Cai Shangjun, dramma intriso di colpa, sacrificio e ricerca di redenzione. Sul fronte maschile il premio è stato conquistato da Toni Servillo, protagonista de La Grazia di Paolo Sorrentino. L’attore napoletano interpreta un Presidente della Repubblica immaginario, costretto a fare i conti con richieste di grazia che mettono a dura prova fede, morale e senso del dovere.
Venezia 82 – Sceneggiatura e premi speciali
Il premio per la migliore sceneggiatura è andato al film francese À pied d’œuvre, scritto da Valérie Donzelli e Gilles Marchand. Un ritratto di un artista che abbandona il successo fotografico per inseguire la scrittura e la libertà, in un viaggio che unisce disciplina e fragilità.
Il Premio Speciale della Giuria è stato invece assegnato a Gianfranco Rosi con Sotto le nuvole, documentario in bianco e nero che racconta storie e vite quotidiane ai piedi del Vesuvio, tra memorie antiche e tensioni del presente.
Nuovi volti del cinema: il Marcello Mastroianni Award
Il riconoscimento a un giovane attore emergente, il Premio Marcello Mastroianni, è stato assegnato a Luna Wedler per Silent Friend di Ildikó Enyedi. Il film intreccia tre epoche e tre vite, ruotando attorno a un ginkgo biloba secolare, simbolo della resistenza e del legame tra uomo e natura.
