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Cinema

Oscar 2021. Trionfa “Nomadland” della cinese Chloé Zhao, delusione per l’Italia: nessun premio per Laura Pausini e “Pinocchio”

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Il film di Chloé Zhao conquista tre statuette (film, regia, attrice protagonista). La regista cinese è la seconda donna e la prima asiatica a vincere l’Oscar. Miglior attore, a sorpresa, Anthony Hopkins.

A trionfare nella notte degli Oscar 2021, come da previsioni, è stato il film“Nomadland” della cinese Chloé Zhao, seconda donna nella storia e prima asiatica a vincere un Oscar come miglior regista dopo Kathryn Bigelow. Il film si è conquistato le tre statuette più importanti: oltre a quella per la miglior regia, anche l’Oscar come miglior attrice protagonista, che è stato assegnato a Frances McDormand (al suo terzo Oscar) e quello per il miglior film.

Grande delusione invece per l’Italia: nè Laura Pausini, in gara con la sua “Io sì” per conquistare l’Oscar della miglior canzone originale, nè il film “Pinocchio” del regista Matteo Garrone con protagonisti Roberto Benigni e Federico Ielapi, candidato per costumi e trucco, sono riusciti a portarsi a casa l’ambita statuetta. L’Oscar per la miglior canzone originale è andata a ‘Fight for you’ dal film “Judas and the Black Messiah”, mentre per miglior trucco e miglior costumi gli Oscar sono andati a ‘Ma Rainey’s Black Bottom”.

A sorpresa l’Oscar come miglior attore protagonista è andato ad Anthony Hopkins per “The Father” nonostante il favorito fosse per il compianto Chadwick Boseman. Il film “The Father” del regista Florian Zeller ha vinto anche come miglior sceneggiatura non originale. L’attore, 85 anni, al suo secondo Oscar in carriera, non era presente alla cerimonia per ritirare il premio nè si è collegato in streaming. Il film “Mank” ha vinto come miglior fotografia e scenografia, “Soul” come miglior film d’animazione ma anche come miglior colonna sonora.

La cerimonia di premiazione degli “Academy Awards”, giunta alla 93esima edizione, si è svolta ieri notte dallo storico Dolby Theater di New York e da una nuova location, l’inedita Union Station, ed è stata ancora una volta una cerimonia senza presentatore, ma con una serie di star che si sono alternate sul palco per premiare i colleghi, da Brad Pitt a Harrison Ford. Mentre i candidati era sparsi per tutto il mondo in collegamento streaming, da Seul a Sydney, da Parigi a Kilkenny in Irlanda.

 

Ecco tutti i premi

Miglior film: Nomadland

Miglior regia: Chloé Zhao (Nomadland)

Miglior attore: Anthony Hopkins (The Father – Nulla è come sembra)

Miglior attrice: Frances McDormand (Nomadland)

Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)

Miglior attrice non protagonista: Yuh-Jung Youn (Minari)

Miglior film internazionale: Un altro giro (Thomas Vinterberg)

Miglior film d’animazione: Soul (Pete Docter e Dana Murray)

Miglior corto d’animazione: Se succede qualcosa vi voglio bene di Michael Govier e Will McCormack

Miglior sceneggiatura originale: Emerald Fennell (Una donna promettente)

Miglior sceneggiatura non originale: Christopher Hampton e Florian Zeller (The Father – Nulla è come sembra)

Miglior cortometraggio: Due Estranei (Travon Free e Martin Desmond Roe)

Miglior scenografia: Donald Graham Burt e Jan Pascale (Mank)

Migliori costumi: Ann Roth (Ma Rainey’s black bottom)

Miglior documentario: Il mio amico in fondo al mare di Pippa Ehrlich, James Reed and Craig Foster

Miglior cortometraggio documentario: Colette di Anthony Giacchino e Alice Doyard

Miglior sonoro: Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh per Sound of Metal

Miglior fotografia: Erik Messerschmidt (Mank)

Miglior montaggio: Mikkel E. G. Nielsen (Sound of metal)

Migliori effetti speciali: Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher (Tenet)

Miglior trucco e acconciatura: Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson (Ma Rainey’s black bottom)

Miglior colonna sonora: Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste (Soul)

Miglior canzone: Fight for you (Judas and the Black Messiah)

 

 

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Crediti foto: LaPresse