Cinema
‘La vita va così’ apre la Festa del Cinema di Roma 2025
Il film di Riccardo Milani inaugurerà la 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma e arriverà nelle sale il 23 ottobre, con un cast d’eccezione e una trama ambientata in Sardegna.

La 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 15 al 26 ottobre 2025 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, si aprirà con ‘La vita va così’, il nuovo film di Riccardo Milani. La pellicola, attesissima dal pubblico e dalla critica, sarà nelle sale italiane a partire dal 23 ottobre, distribuita da Medusa Film e PiperFilm. Nel cast figurano Virginia Raffaele, Diego Abatantuono, Aldo Baglio, Giuseppe Ignazio Loi e, in un ruolo speciale, Geppi Cucciari.
L’opera, che già dal trailer ha acceso la curiosità degli spettatori, si presenta come un racconto intimo e universale allo stesso tempo, capace di intrecciare le storie di personaggi lontani eppure legati da un filo comune: la difesa della propria identità di fronte al cambiamento.
Una produzione di ampio respiro
Il progetto nasce dalla collaborazione tra OURFILMS (gruppo Mediawan) e Wildside (gruppo Fremantle), in associazione con PiperFilm e Medusa Film, e con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Sardegna. Coinvolti anche Circle One e Netflix, a conferma della dimensione internazionale dell’opera.
Dietro la macchina da presa, Milani si avvale di un team tecnico di alto livello: la sceneggiatura è firmata dallo stesso regista insieme a Michele Astori, la fotografia da Simone D’Onofrio e Saverio Guarna, il montaggio da Patrizia Ceresani e Francesco Renda. Le musiche originali sono composte da Moses Concas, mentre scenografia e costumi portano la firma rispettivamente di Marta Maffucci e Alberto Moretti. Produttori esecutivi Ludovica Rapisarda, Lorenzo Gangarossa, Sonia Rovai, Mario Gianani e Lorenzo Mieli.
La trama: due mondi a confronto
La storia si colloca alla fine degli anni Novanta, su una costa incontaminata del sud della Sardegna. Qui vive Efisio Mulas, un pastore solitario che ha trascorso l’intera vita nella casa in cui è nato, circondato dal mare e dai suoi animali. Custode di un tempo che sembra non appartenere più al presente, Efisio incarna la resistenza delle radici e della memoria.
Sul fronte opposto c’è Giacomo, presidente di un potente gruppo immobiliare, simbolo di un’Italia proiettata verso la modernità. Il suo sogno è trasformare quella terra in un resort di lusso, appoggiato dal pragmatismo di Mariano, capo cantiere incaricato di piegare le resistenze del pastore.
In mezzo si muove Francesca, figlia di Efisio, combattuta tra il desiderio di nuove opportunità e il legame con la propria terra. La situazione si complica quando l’ennesima offerta milionaria viene respinta dal padre: a quel punto la disputa approda nelle aule giudiziarie grazie all’intervento di Giovanna, giudice cresciuta in quei luoghi e chiamata a decidere le sorti della contesa.
Un titolo che è già una dichiarazione
Non è casuale il titolo scelto da Milani: “La vita va così” diventa un messaggio potente, che racchiude la consapevolezza dell’inevitabilità del cambiamento, ma anche la libertà di decidere come affrontarlo. Efisio, con la sua fermezza, ricorda che a volte fermarsi è l’unico modo per andare avanti, riaffermando la dignità di chi non si lascia trascinare da logiche più grandi di sé.