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Cinema

Julian Schnabel premiato a Venezia: “In the Hand of Dante” debutta al Lido

Alla Mostra del Cinema di Venezia 82 l’artista e regista newyorkese riceve il Cartier Glory to the Filmmaker Award e presenta il suo nuovo film fuori concorso. Un’opera corale con Oscar Isaac, Gal Gadot, Gerard Butler, Jason Momoa, Martin Scorsese e molte altre star internazionali.

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Julian Schnabel (©Cartier Instagram)
Julian Schnabel (©Cartier Instagram)

L’82ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha scelto di omaggiare Julian Schnabel con il premio Cartier Glory to the Filmmaker 2025, destinato a cineasti che abbiano contribuito a innovare il linguaggio del cinema contemporaneo. L’artista e regista statunitense, noto tanto per le sue opere pittoriche quanto per i suoi film visionari, verrà premiato questa sera nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, in una serata speciale che precederà la proiezione fuori concorso del suo ultimo lavoro, ‘In the Hand of Dante’.

Il nuovo film di Julian Schnabel

La pellicola, lunga 150 minuti e prodotta tra Stati Uniti e Italia, si ispira all’omonimo romanzo di Nick Tosches. La trama ruota attorno a un presunto manoscritto originale della Divina Commedia che passa di mano in mano, dal possesso di un sacerdote a quello di un boss mafioso newyorkese, fino a giungere allo stesso Tosches, chiamato a verificarne l’autenticità. Un intreccio che mescola eredità letteraria, fede e criminalità organizzata, offrendo a Schnabel l’occasione di riflettere sul valore dell’arte e sul destino degli artisti.

Il cast è imponente: accanto a Oscar Isaac, Gal Gadot e Gerard Butler compaiono anche Jason Momoa, John Malkovich, Louis Cancelmi, Franco Nero e persino Martin Scorsese e Al Pacino, che arricchiscono un’opera già ambiziosa nella sua concezione.

Le parole del regista

Accogliendo il premio, Schnabel ha ricordato il suo legame di lunga data con la Mostra: «La mia prima volta a Venezia fu nel 1976, quando venni in Veneto per ammirare la Cappella degli Scrovegni e la pittura veneziana. Mai avrei immaginato che un giorno sarei stato onorato come regista. In realtà sono un pittore, ma penso di essere anche un regista. Dopo quasi trent’anni di proiezioni dei miei film a Venezia, ricevere il Glory to the Filmmaker in occasione della prima mondiale di In the Hand of Dante significa molto per me. Il viaggio di Dante e Nick Tosches nel film rispecchia, in un certo senso, anche il mio».

L’omaggio della critica

Come riportato sul sito ufficiale della Biennale, anche il direttore della Mostra, Alberto Barbera, ha sottolineato l’unicità del lavoro del regista newyorkese: «Ogni film di Schnabel è un universo a sé, generoso e immaginifico, capace di raccontare il processo creativo in forme sempre diverse. Con In the Hand of Dante firma il suo progetto più ambizioso. Come ha detto Martin Scorsese, i suoi film sono abbondanti, vibranti di vita, pieni di energia e di sensazioni».

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