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Cinema, “No time to die”: Le nuove BOND GIRLS saranno rivoluzionarie!

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Di Chiara Sani

Il nuovo film di James Bond, NO TIME DO DIE, sarà allineato all’era #metoo e porterà sullo schermo personaggi femminili assolutamente innovativi e non stereotipati. Il film è diretto dal geniale regista Cary Joji Fukunaga (True Detective), ma la vera rivoluzionaria novità è la presenza nella parte creativa di Phoebe Waller-Bridge, una talentuosissima sceneggiatrice-attrice inglese di 34 anni.

Quest’anno Phoebe è stata la più premiata agli Emmy Awards: dopo Tina Fey, Waller-Bridge è diventata la seconda persona a vincere nella stessa serata un Emmy per la sceneggiatura e uno per la recitazione.

Su richiesta di Daniel Craig (James Bond), Phoebe è stata coinvolta nella scrittura finale della sceneggiatura di ‘No Time To Die’, per rendere il film più divertente e i personaggi più credibili, con una particolare attenzione ai personaggi delle Bond Girls, che fino ad oggi sono sempre state relegate a caratterizzazioni scontate e marginali.

Le due nuove Bond Girls sono Ana De Armas (31 anni) e Lashana Lynch (31 anni), due attrici estremamente diverse una dall’altra. De Armas è cubana, ha lavorato per diversi anni in Spagna in serie televisive di ottimo successo e si è trasferita sei anni fa a Los Angeles senza sapere una parola di inglese. Dopo una full immersion per imparare al più presto la lingua, Ana ha preso parte ad alcuni film di rilievo, come Blade Runner 2049 di Ridley Scott e la vedremo nel 2020 su Netflix, nei panni dell’iconica Marilyn Monroe.

Lashana Lynch è londinese di origini jamaicane, ha una solida formazione teatrale ed ha sfondato quest’anno come pilota di caccia nel blockbuster cinematografico ‘Captain Marvel’.

E’ abbastanza evidente che i tempi sono cambiati e il cinema sta cavalcando questa nuova era femminista, che tende a spezzare i luoghi comuni, a mettere i pantaloni alle femmes fatales ed a rendere i personaggi femminili divertenti e soprattutto veri.

Il creatore dei romanzi di James Bond, Ian Fleming, era un eccellente scrittore ma non certo femminista. Eppure la sceneggiatrice Phoebe Waller- Bridge, intervistata dal Daily Mail ha detto:

C’è un gran parlare sulla rilevanza che può avere oggi Bond, per la sua storia e per come tratta le donne. A me sembrano sciocchezze. La serie deve crescere, deve evolvere e la cosa importante non è che Bond tratti le donne con rispetto. E’ che lo faccia il film. Bond deve restare fedele al suo personaggio”.

Quindi, ricapitolando: in questo nuovo film abbiamo una sceneggiatrice femminista, una Bond Girl di colore e un’altra con sangue caliente de Cuba… Beh, caro Daniel Craig, questa volta te la sei proprio cercata: perché il tuo nome è Bond, James Bond, ma loro sono GIRLS, Bond GIRLS… e sono in tre! E’ proprio vero, i tempi son cambiati: NON C’E’ TEMPO PER MORIRE!

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