Attualità
Voli “fantasma” per avere liquidità offrendo voucher, ma l’Enac non ci sta
Si parla tanto in questi giorni del trabocchetto di alcune compagnie aeree che venderebbero voli pur sapendo che non voleranno. Un espediente per ottenere liquidità immediata, per poi cancellare il volo per motivi legati alla pandemia e offrire in cambio un voucher.
In seguito alle segnalazioni ricevute, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha annunciato multe per chi offre solo un voucher al posto del rimborso (in contrasto con il regolamento europeo) e continua a cancellare dando motivazioni vaghe legate alla pandemia.“Per cancellazioni di voli per cause non riconducibili all’emergenza Covid è previsto il rimborso del biglietto” si legge nel comunicato stampa.
“Dato che a partire dal 3 giugno sono state rimosse le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche all’interno del territorio nazionale e nell’area europea Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, le cancellazioni dopo tale data sembrerebbero operate da scelte commerciali e imprenditoriali dei vettori, non da motivi riconducibili all’emergenza” scrive ancora l’Ente.
Il risultato? Molti clienti si stancano e finiscono per accettare il voucher, permettendo di fatto alla compagnia di raccogliere denaro in un periodo di crisi. Ci sono poi le compagnie che propongono voucher con un bonus di 10 e 15 euro. Così da incentivare i viaggiatori a optare per questa soluzione e far fronte alla crisi di liquidità.
Come riporta il Corriere, non ci sono dati ufficiali, ma facendo fede ai database internazionali i voli messi in vendita dal 15 al 21 giugno in Europa sono stati 17,8 milioni, mentre quelli effettuati sono stati 3,8 milioni. Ci sono anche i voli che vengono cancellati perché non raggiungono il numero minimo di passeggeri. Ma anche in quel caso, la liquidità offerta da chi ha pagato per un posto è preziosa per i vettori in crisi.
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Crediti foto: LaPresse