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Meno Covid, più serie tv

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Ciao! Sono la fase due, oh non mi adulare, sono rimasta giovane ed assomiglio moltissimo alla uno, lo so. Si rimane in casa! Conte è diventato il nostro sequestratore preferito e molti, o meglio molte hanno sviluppato una ben strana Sindrome di Stoccolma. Prove inconfutabili sono le innumerevoli pagine a lui dedicata con nomi quali le “Bimbe di Giuseppe Conte”, “Giuseppe Conte cuore italiano”, “Giuseppe Conte sex symbol nazionale”.

Tralasciando l”inquieititudine’ palpabile che mi lasciano queste menzioni, voglio innalzare oggi il livello dei consigli sulle serie da guardare, dandovi in pasto una di quelle che mi ha appassionato di più da moltissimo tempo a questa parte. Era davvero tanto che non sentivo l’imminente esigenza di guardare la puntata successiva appena finita quella in corso.

Sto parlando di The Alienist.

Agli sgoccioli dell’800 non esistevano né psichiatri, né psicoterapeuti, i professionisti che studiavano e si specializzavano in questi campi venivano chiamati alienisti perchè si credeva che chi avesse un problema psichiatrico o psichico fosse alienato dalla sua reale natura.

Siamo a New York, città in pienissimo sviluppo e mentre, Nuova York si prepara a diventare la più grande potenza dell’intero pianeta, sul suo suolo, carico di speranze, vengono brutalmente uccisi dei bambini. La polizia,però, corrotta fino al midollo, non vuole indagare dato che il sospettato principale di questo susseguirsi di scelleratezze indegne pare essere il figlio di una potentissima e quindi intoccabile famiglia della città.

Il commissario Roosevelt,però, è un impavido uomo tutto di un pezzo e se ne frega se un’omicida sia o meno un caro benefattore del corpo di polizia.

Decide,quindi, di coinvolgere nelle indagini il geniale Alienista Lazslo Kreizler assieme all’indolente e sensibile amico illustratore John Moore.

Parte attiva e fondamentale di queste indagini diventerà anche l’assistente del commissario, Sarah prima donna a far parte del corpo di polizia americano.

La particolarità di questo alienato serial killer è che sceglie come sue vittime solo bambini o ragazzini ben più che minorenni che si guadagnano da vivere prostituendosi, sì avete letto bene, prostituendosi. Gli omicidi prendono dunque un risvolto ancora più raccapricciante, dato che coinvolgono la sessualità dell’assassino e come essa si manifesti. Pare più che evidente che per scovare chi continua a mietere giovani vittime sia strettamente necessario delineare il profilo psicologico dell’autore degli omicidi.

L’incredibile lavoro svolto dall’Alienista sarà una meraviglia per la mente di chi lo osserva da spettatore come noi. La vicenda tocca infatti varie tematiche durissime, quali la prostituzione infantile, la pedofilia, l’omofobia, la profonda ed incancrenita corruzione delle forze dell’ordine.

Ogni personaggio avrà la sua caratterizzazione, vicenda, storia personale e tutte si intrecceranno sotto gli occhi dell’alienista, la cui storia alla fine sarà proprio la più difficile da districare tra tutte.

Perchè guardarlo

Non è una serie leggera, è una serie impegnata, importante che invita a riflettere, che stimola la mente con i suoi arzigogolati processi logici. Perfetta per chi vuole riprendere un allenamento mentale forse un po’ sopito da questa eterna quarantena.

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