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Green pass obbligatorio, Sileri: “L’Italia come la Francia subito”

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L’Italia come la Francia subito con il green pass obbligatorio per entrare nei ristoranti e nei bar, ma anche nei cinema e nei teatri, e per viaggiare su treni, aerei e autobus. Dopo l’annuncio del presidente Macron, che ha avuto come effetto immediato quasi un milione di nuove prenotazioni per il vaccino anti Covid in Francia, anche nel nostro Paese l’idea sta prendendo piede ed è partito il pressing da parte di alcune Regioni, categorie e forze politiche.

Proprio ieri sera il Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, si è detto favorevole al sistema del green pass obbligatorio, che potrebbe dare una spinta agli indecisi del vaccino, anche se andrebbe comunque fornita l’alternativa del tampone per rispettare gli equilibri costituzionali. Vicini a questa linea sono diversi parlamentari del Pd e alcuni governatori, mentre la leader dell’opposizione, Giorgia Meloni, parla di “follia anticostituzionale” e di “idea raggelante”. Dello stesso parere è Matteo Salvini, che ha commentato: “Non scherziamo”. Anche le associazioni di categoria sono divise: Fipe-Confcommercio paventa pesanti penalizzazioni per i ristoratori ma per Federalberghi sarebbe un provvedimento “sacrosanto”.

Un modo per evitare chiusure, a fronte del rischio di un aumento dell’indice dei contagi, potrebbe essere il green pass”, ha detto in serata il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che ha aggiunto “i parametri per le Regioni devono cambiare, dando un peso maggiore a ospedalizzazione e vaccinazioni”. Sul tema del pass restano di sicuro una serie di nodi da sciogliere, come quello della costituzionalità, appunto, oltre ai problemi di privacy che ne scaturirebbero e che poi andrebbero presi in esame dal Garante.

 

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Crediti foto: LaPresse