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Dpcm, possibili novità in arrivo sugli spostamenti: a Natale e a Capodanno forse ci si potrà muovere fra Comuni

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Divieto di spostamento fra Province anzichè fra Comuni. È la modifica che potrebbe essere introdotta nell’ultimo Dpcm appena entrato in vigore per i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno grazie alle pressioni di alcuni partiti politici, di alcuni governatori regionali, in primis quello del Piemonte, Alberto Cirio, e di alcune comunità. Soprattutto i Comuni più piccoli, infatti, si sentono discriminati rispetto alle grandi città dalle misure restrittive previste dal nuovo decreto, che stabilisce il divieto di muoversi non solo fra Regioni ma anche fra Comuni nei giorni a cavallo del Natale.

Ma le pressioni arrivano anche dal mondo produttivo. A intervenire sulla misura contenuta nel Dpcm di Natale è stata anche la Cia-Agricoltori Italiani che, preoccupata per la tenuta delle strutture agrituristiche, pone l’interrogativo: “Aperti per chi?”: il divieto agli spostamenti tra i Comuni di tutta Italia nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio 2021 è l’ennesima scure sul settore agrituristico e arriva a vanificare l’unica fonte di guadagno rimasta entro fine anno, come anche una delle poche occasioni di condivisione in sicurezza, il pranzo delle festività natalizie e di Capodanno fuori casa e negli agriturismi”.

Si tratta naturalmente al momento solo di proposte e ipotesi, sulle quali il ministro della Salute Roberto Speranza ha già detto di non essere d’accordo.

Intanto il Viminale ha già pronto un piano per far rispettare al massimo le norme del Dpcm di Natale. Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, in una circolare inviata ai questori ha chiesto “servizi mirati” lungo le principali strade italiane e nei nodi delle reti di trasporto invitando a prestare la “massima attenzione” nella predisposizione dei servizi. “Le attività in argomento, che dovranno prevedere aliquote della polizia locale – scrive Gabrielli – dovranno essere più pregnanti dal 21 dicembre al 6 gennaio nonché nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1 gennaio” viste le “particolari limitazioni degli spostamenti tra regioni e comuni”.

 

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Crediti foto: LaPresse