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Coronavirus, Zara chiude 1200 negozi in tutto il mondo e prova a rialzarsi con le vendite online

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La pandemia da Coronavirus ha messo in ginocchio anche un colosso dell’abbigliamento come Zara, che ha annunciato la chiusura di 1200 negozi in tutto il mondo puntando contestualmente a incrementare le vendite online. La proprietà della nota catena di abbigliamento, la spagnola Inditex, ha deciso di chiudere principalmente i negozi più piccoli: le chiusure saranno soprattutto in Asia e in Europa.

Il totale passerà così dagli attuali 7.412 a 6.700/6.900 dopo la riorganizzazione, che tuttavia prevede anche l’apertura di 450 nuovi punti vendita. Durante la pandemia, le vendite della Inditex hanno subito un calo del 44% nel primo trimestre dell’anno finanziario. “Quasi un quarto dei negozi è rimasto chiuso fino all’8 giugno, ma la crescita dell’e-commerce ha compensato in parte il crollo delle vendite – ha fatto sapere l’azienda -. L’e-commerce è il futuro, è aumentato del 50% rispetto all’anno precedente nel corso del trimestre e del 95% rispetto all’aprile 2019, e si prevede una crescita continua”. L’e-commerce era già diventato strategico per Inditex: già lo scorso anno il colosso aveva puntato su aperture di negozi fisici soprattutto nel centro della città e in altri luoghi strategici.

Nel futuro prossimo il ridotto afflusso di pubblico nei punti vendita è quasi una certezza, visto l’uso obbligatorio delle mascherine, la limitazione della capacità nei negozi e l’obbligo della distanza di sicurezza. Il gruppo, che ha già investito 2,5 mld di euro per rafforzare la piattaforma online, ha detto che sbloccherà altri 2,7 miliardi di investimenti di cui 1 miliardo per potenziare l’e-commerce.

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Crediti Foto: LaPresse