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Chiusi in casa per il Coronavirus? Con le visite virtuali ai musei, lo smart working e i film in streaming, sopravvivere si può (e si deve)

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In questi giorni di emergenza sanitaria, con scuole, aziende, cinema e teatri chiusi in diverse regioni del Nord Italia, Lombardia in testa, per scongiurare il pericolo di epidemia da Coronavirus, chi ha deciso o è costretto a stare chiuso in casa ha a disposizione diverse possibilità per passare il tempo.

Sono tante le strutture ricettive, infatti, dai musei alle aziende, persino le parrocchie, che hanno messo a punto alcune proposte di fruizione alternativa per il pubblico in questi giorni di quarantena. Ecco un piccolo vademecum.

MUSEI 

La Cineteca di Milano, ad esempio, che in questi giorni è stata costretta a chiudere i battenti su ordinanza regionale come tante altre istituzioni culturali lombarde, ha deciso di mettere il suo catalogo di film in streaming“Si tratta di un’opportunità esclusiva per esplorare il cinema del passato – si legge sulla pagina Facebook della Cineteca di via Tofane – scoprire tesori sconosciuti e rivivere grandi capolavori della storia della settima arte”. La videoteca ha centinaia di titoli in Dvd e Blu-ray: per accedere al catalogo basta registrarsi gratuitamente sul sito della cineteca.

 

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La Pinacoteca di Brera ha pensato invece alle visite virtuali e ha annunciato che saranno gli stessi dipendenti ad accompagnare virtualmente i visitatori tra le opere d’arte con dei brevi filmati sulle pagine social del museo. 

 

 

AZIENDE e SMART WORKING. In sei Regioni lo smart working si può attivare senza accordo scritto e l’informativa sulla sicurezza del lavoro può essere assolta anche tramite una semplice email, utilizzando la documentazione resa disponibile sul sito dell’Inail: questi alcuni punti importanti contenuti in un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri messo a punto ieri e relativi alla disciplina transitoria del lavoro agile per i territori interessati dall’allarme Coronavirus. Il nuovo testo porta un importante chiarimento in merito all’ambito di applicazione della disciplina semplificata: questa si può utilizzare non solo nella cosiddetta zona rossa (i 10 comuni lombardi e l’unico veneto individuati come focolaio del contagio e oggetto di provvedimenti restrittivi del governo) ma anche in tutte le Regioni a rischio, cosiddetta zona gialla, che vengono elencate espressamente (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria).

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, nei Comuni della zona rossa, le attività lavorative per le imprese, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità, possono essere svolte in modalità domiciliare ovvero in modalità a distanza.

In questo clima di emergenza sono diverse le aziende che si sono organizzate: “Già oggi le grandi multinazionali, gruppi come Unicredit e Generali, stanno lavorando a pieno ritmo, nonostante gli uffici siano chiusi”, fanno sapere dall’Osservatorio sullo Smart Working del Politecnico di Milano. Altre aziende come la Heineken a Sesto San Giovanni hanno chiesto ai dipendenti, per quanto possibile, di lavorare da casa; la stessa cosa accade a Luxottica e Zambon. Intesa San Paolo ha comunicato di aver chiuso le filiali dei Comuni interessati dai provvedimenti di quarantena come Codogno, Castiglione d’Adda o Casalpusterlengo. Anche Sky e Wind hanno messo in smart working i dipendenti. La compagnia assicurativa Zurich ha disposto il lavoro in smart working per i dipendenti di Milano, Brescia, Modena, Rimini, Padova e Torino, mentre Leonardo e Pirelli hanno sospeso le trasferte nazionali e internazionali.

 

Foto LaPresse – Tano Pecoraro

 

LA MESSA IN STREAMING. Allarme Coronavirus? Anche la Chiesa si adegua e così ecco le Messe in streaming per i fedeli. Tutti i vescovi lombardi e tanti emiliani, mascherina alla mano, stanno invitando i fedeli a seguire la messa domenicale attraverso la tv, Youtube e i canali social delle parrocchie.

 

COMPITI DA CASA E AUDIO LIBRI PER RAGAZZI E BAMBINI. Si chiama Lezioni sul sofà ed è un’idea di Matteo Corradini e Andrea Valente, che hanno raccolto i contributi di tanti colleghi che scrivono racconti, fanno video e audio per bambini e ragazzi e hanno realizzato un sito (lezionisulsofa.it) dove si possono trovare gratuitamente a disposizione di tutti i bambini e i ragazzi chiusi a casa per il Coronavirus, e in attesa della ripresa delle lezioni a scuola, tanti spunti per la lettura, ma anche giochi, audio, video e post, oltre che lezioni virtuali per eseguire i compiti da casa.

 

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Crediti Foto: LaPresse