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Sottotono, “Sotto effetto stono”: il classico del pop rap all’italiana

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I Sottotono con “Sotto effetto stono” rivoluzionano la scena rap italiana facendola sfondare anche a livello commerciale

I Sottotono sono stati la crew che ha rivoluzionato il rap di fine anni ’90. Inizialmente quartetto composto dai rapper Negga e Tormento, dal producer Fish (poi diventato Big Fish) e dal turntablist Dj Irmu, sono poi diventati un duo composto da Fish e Tormento. Attivi dal 1994 al 2001, in soli 7 anni hanno composto una manciata d’album e singoli di straordinario successo commerciale, mantenendo un livello qualitativo alto… un piccolo miracolo, soprattutto quando sei un pioniere. Le carriere soliste dei componenti hanno poi confermato la non casualità dei risultati raggiunti dalla crew, dimostrando che puoi essere seminale da giovane e continuare ad esserlo anche giunto alla famigerata “maturità”.

Il primo singolo estratto è quello che oggi definiremmo un perfetto esempio di pop rap. All’epoca invece lo si preferiva definire rap con influenze soul, per connetterlo a quanto accadeva nel mondo del rap mainstream a stelle e strisce. Versi semplici molto simili a quelli della classica canzone d’amore all’italiana, “Solo lei ha quel che voglio” è un pezzo perfetto per le radio.

Il secondo singolo estratto segue le stesse coordinate del primo. Canzone d’amore per la propria compagna vista come rifuggio dalla durezza del mondo, la base è puro pop anni ’90. Un classico che regge bene ancora oggi.

Il feat con Jasmine è una canzone che celebra il lato erotico dell’amore. Più rap dei singoli precedenti nelle linee vocali e nella composizione dei versi, la base pesca dall’r’b’n e dal soul in voga nel periodo. Un altro classico che resiste bene all’usura del tempo.

Per rimanere in tema feat di peso, “Ianglediz” con Bassi Maestro è un brano classicamente rap. Celebrazione della vita d’artista on the road, i versi sono più elaborati e meno scontati rispetto alle canzoni d’amore. Pop rap simile a quello prodotto negli USA nel medesimo periodo, ascoltata oggi genera un effetto nostalgia struggente.

Sarebbe inutile snocciolare ogni canzone dell’album. E’ un lavoro compatto, sia nelle basi che nelle scelte lirico-testuali. All’epoca risultava fortemente innovativo per la capacità dei Sottotono di rinnovare il pop mainstream con dosi accuratamente scelte (oggi diremmo omeopatiche) di rap USA, mettendo da parte le asprezze gangsta e G Funk più veloce di altri artisti del periodo (pensiamo ai lavori contemporanei degli Articolo 31), ed eliminando il lato conscious-politico del rap da centro sociale. Il successo commerciale è arrivato immediato, così come l’apprezzamento della critica. Ascoltato con 24 anni di distanza l’album regge molto bene, risultando solo un po’ troppo monotono a livello di liriche e di basi secondo gli standard odierni.

VOTO: 8/10

AGGETTIVO: CLASSICO

TRACKLIST

  1. Sotto effetto stono – 4:11
  2. Non c’è amore (feat. Graziano Romani) – 3:55
  3. Eh beh (feat. Marya & Maku Go) – 3:50
  4. Succo alla pera col gin – 3:51
  5. Ho il controllo – 0:48
  6. Di Tormento ce n’è uno – 4:41
  7. Solo lei ha quel che voglio (feat. Danny Losito) – 4:30
  8. Dimmi che farai – 2:51
  9. Cronici (feat. Maku Go) – 4:52
  10. Tranquillo – 4:10
  11. Quei bravi ragazzi (feat. DJ Double S, Lyricalz & Left Side) – 5:05
  12. Non c’è storia (feat. Graziano Romani) – 3:28
  13. Ianglediz (feat. Esa, Polare & Bassi Maestro) – 5:00
  14. Dimmi di sbagliato che c’è (feat. Jasmine) – 4:02
  15. L’inconscio – 6:35

ALBUM: SOTTO EFFETTO STONO

ARTISTA: SOTTOTONO

ANNO: 1996

ETICHETTA: WARNER BROS

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