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Musica

Villabanks, “El puto mundo”: l’evoluzione di una trap poliglotta

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"El puto Mundo" album cover

EL PUTO MUNDO | LA RECENSIONE

Con “El puto mundo” Villabanks dimostra di crescere artisticamente di anno in anno. Ottimo

Non c’è molto da dire sul trapper milanese. Arrivato al successo grazie al singolo “Candy” che ha fatto strage su Tik Tok, il ragazzo rappa da quando ha 15 anni, dimostrando un flow interessante, testi mai banali e un gusto per le basi old school aggiornate. Se il -relativo- successo del primo album poteva essere un caso, Villabanks torna appena un anno dopo per dimostrare che ha i numeri per scalare il Trap game tricolore con “Quanto manca”, album che espande il successo commerciale del primo lavoro. Oggi recensiamo la sua terza fatica, vediamo cosa ci offre di nuovo il ragazzo d’oro meneghino.

Il primo brano dell’album mette già le carte in tavola. Base sospesa fra prima trap tricolore (Sfera) e cloud rap USA, barre che dall’italiano sfumano al francese a fine brano sorrette dal medesimo flow, il ragazzo si dimostra capace di maneggiare un linguaggio internazionale con disinvoltura.

Il feat con Capo Plaza segna la prima battuta d’arresto. Latino Trap abbastanza scontata, che si salva per non ricorrere alla scappatoia del Reggaeton e per una certa cura nelle barre, che rimestano gli stereotipi trap con perizia. Capo Plaza si dimostra sempre più senza idee, un puro aggragatore di views e streaming da piazzare negli album altrui un po’ a casaccio.

Brano in cui la base la fa da leone. Linch e Fri2 partoriscono un beat che mischia musica da fashion week, chillout, vaporwave e trap americana dell’ultimo anno. Le barre in un inglese scrauso sono buttate fuori con un flow che non convince particolarmente, quasi Villabanks volesse sottolineare che sono di puro accopagnamento all’ottima base. Da ascoltare.

Il feat con Rosa Chemical è oggettivamente uno dei punti forti dell’album. Base cupa e sensuale, accompagnata da barre che parlano di sesso e soldi con crudezza e cinismo. Veramente azzeccata la scelta di mettere ad intermittenza uno scream in sottofondo.

Anche qui misto di cloud rap e ultima trap USA, “Todo” si contraddistingue per l’autobiografismo narrato senza filtri pur rispettando i luoghi comuni del genere. Nulla di eccezionale, ma le barre sono tra le migliori scritte da Villabanks.

Cos’altro aggiungere? “El puto mundo” è album che fa della verietà e della ricercatezza delle basi il suo punto di forza. Il respiro internazionale della produzione lo orienta più al mercato estero che a quello interno, scelta facilitata dalla naturalezza con cui Villabanks passa dallo spagnolo all’inglese, pur rappando prevalentemente in italiano. Da ascoltare senza se e senza ma.

VOTO: 7,5/10

AGGETTIVO: polimorfo

TRACKLIST

1. Vasca di squali
2. Cocktail
3. Pasticche feat. Capo Plaza
4. Summer Drip
5. Plastica
6. Interludio – Come ti ho persa
7. Zero Amour
8. Succo di bimbi feat. Rosa Chemical
9. Todo
10. El puto mundo
11. Outro

ALBUM: EL PUTO MUNDO

ARTISTA: VILLABANKS

ANNO: 2020

ETICHETTA: VIRGIN, UNIVERSAL

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