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Cronaca Nera

Omicidio Willy, ergastolo per i fratelli Bianchi

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E’ arrivata la tanto attesa sentenza alla fine del processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte: ergastolo per i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, 23 anni di carcere per Francesco Belleggia e 21 anni per Mario Pincarelli. La Corte d’Assise di Frosinone che si è espressa così in primo grado sul massacro del 21enne di origini capoverdiane, pestato a morte il 6 settembre 2020, a Colleferro.

Disposta anche una provvisionale di 200 mila euro ciascuno per i genitori del ragazzo e di 150 mila euro per la sorella. Alla lettura della sentenza, dall’aula del tribunale si è levato un lungo applauso da parte degli amici di Willy presenti al processo, apparsi visibilmente commossi. “È una sentenza giusta”, ha commentato Armando, il papà di Willy.

Quella notte del 6 settembre 2020 i due fratelli Bianchi, esperti dell’arte marziale Mma, picchiarono brutalmente per 50 interminabili secondi Willy, che era intervenuto per difendere un amico durante una lite all’esterno di un locale di Colleferro, fino a ucciderlo e a lasciarlo esanime sulla strada. Nato a Roma nel 1999 da genitori cresciuti a Capo Verde, il 21enne viveva e a Paliano. Dopo aver frequentato l’istituto alberghiero di Fiuggi, lavorava come aiuto-cuoco in una struttura alberghiera. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Willy Duarte la medaglia d’oro al valore civile alla memoria. A seguito del decesso del giovane, il governo Conte II ha emanato una norma per l’innalzamento delle pene per il reato di rissa, con l’introduzione di un provvedimento amministrativo, in gergo Daspo Willy, riguardante il divieto di accesso in determinati locali ed edifici pubblici per i protagonisti di atti di disordine o violenza. 

 

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Crediti foto: LaPresse