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Interviste

Mei, Rubrica. #NEWMUSICTHURSDAY. Intervista esclusiva con NDM

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Di Marta Scaccabarozzi

Una band romana con le idee molto chiare e senza paura di esprimerle: NDM. Li abbiamo incontrati in esclusiva alla vigilia della pubblicazione del singolo INDIEOTA, disponibile da domani per Maninalto! Records

1 – Ciao ragazzi e benvenuti sul sito del MEI. Per prima cosa: chi sono gli NDM e cosa rende la vostra musica particolare?

Gli NDM sono prima di tutto una band composta da personalità artistiche con attitudini e gusti diversi. Ci piace cercare di far confluire le nostre idee verso una concezione del rock possibilmente al di fuori delle categorie e delle sfumature di genere, all’interno delle quali molti artisti si ritrovano incasellati, intrappolati. Non c’è la presunzione di proporre qualcosa di innovativo, ma l’intento di promuovere un rock libero da sovrastrutture, definizioni e categorizzazioni, per noi paradossi di quella che dovrebbe essere la vera essenza del rock.

2 – Domani è un giorno importante: il vostro nuovo video INDIEOTA sarà disponibile su YouTube. Noi lo abbiamo già visto e ci è piaciuto molto, così come il brano. Diteci tutto di questa canzone, a partire dal titolo…

INDIEOTA è una reazione beffarda rispetto a quella che oggi è diventata la concezione dell’artista indipendente. Sia chiaro, non ci interessano discorsi nostalgici sulla vecchia guardia indipendente… ci piacerebbe si inizi a concepire l’indie come attitudine e non come un genere musicale legato ad ambienti ben definiti e per lo più svilenti per contenuti. Il titolo è un neologismo che ci ha fatto sorridere e riflettere in egual misura, perché alla fine “gira e rigira la tua è una canzoncina”.

3 – Che idea avete della scena musicale italiana, soprattutto quella indipendente e alternativa?

Come anticipato nella domanda precedente, discorsi nostalgici e privi di utilità non ci interessano. Siamo in un momento in cui si preferisce guardare al passato e criticare il presente senza proporre concretamente visioni alternative. Molto spesso si preferisce riprendersela con determinate scene, come quella trap, o con le nuove generazioni piuttosto che impegnarsi a leggere tra le righe il loro senso… Quando invece dovrebbe essere prioritario aprirsi all’evoluzione secondo la propria coscienza artistica, senza fossilizzarsi in una sorta di immutabilità di gusto. Perché Il rock, come la vita, è saper fluire, evolvere, ed accettare il cambiamento… tutto ciò che si contrappone alla staticità.

4 – Da quali artisti vi sentite maggiormente influenzati?

Più che di artisti influenti ci piace parlare di idee influenti. Potremmo parlare di Jack white, dei Tool, di Nick Cave o del cantautorato italiano ma vedreste tutto e nulla di loro nel nostro prodotto perché ci piace canalizzare le idee, non gli approcci allo strumento che identificano mostri sacri della musica.

5 – Come sapete, il MEI da decenni ha lo scopo di promuovere al meglio gli artisti indipendenti ed emergenti. Secondo voi, quali sono le nuove leve da ascoltare e da tenere d’occhio in questo ultimo periodo?

Veniamo dalla provincia di Roma e più volte ci è capitato di condividere il palco con artisti validi, per idee e contenuti portati live. Siamo rammaricati di quanto, alle volte, la scena emergente non riesca a trovare lo spazio che davvero meriti… Di certo possiamo dirvi di tener d’occhio la scena romana, perché nel sottosuolo si covano delle belle bombe.

6 – Vi salutiamo chiedendovi quali saranno i vostri prossimi passi.

INDIEOTA è il primo singolo a cui seguirà un EP che non vediamo l’ora di far ascoltare. Possiamo dire che è il brano più leggero (per contenuti) e, se vogliamo, “bizzarro” dell’EP, perché arriveremo a toccare tematiche moto lontane da queste. Il nostro è un lavoro nato dal sudore della sala, dai live e da un’attitudine quasi totalmente “primitiva”. C’è condensato molto del lavoro degli ultimi due anni… Ci manca davvero tantissimo suonare dal vivo, speriamo di poter riabbracciare presto il pubblico dei live, che è quello a cui siamo più legati. Per il resto possiamo dirvi che siamo già a lavoro su dell’altro, ma non è certo il momento per parlarne…!

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LEGGI QUI L’ARTICOLO ORIGINALE SUL SITO DEL MEI.

 

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