Seguici su

Interviste

Mei, Rubrica. #NEWMUSICTHURSDAY. Intervista a Miglio

Pubblicato

il

Di Marta Scaccabarozzi

La giovane cantautrice Miglio sta dimostrando di avere le carte giuste per affermarsi nella scena musicale italiana. Ce lo ricorda con il nuovo singolo “Bagno Paradiso”. E siccome crediamo molto in lei, abbiamo deciso di rivolgerle qualche domanda per conoscerla meglio.

 

Ciao Miglio e benvenuta. Ci incontriamo per la prima volta quindi racconta chi sei ai nostri lettori.

Ciao ragazzi. Sono una musicista. A 12 anni grazie a mio padre ho iniziato a suonare la chitarra e poco dopo ho scritto le prime cose. Non ho più smesso di farlo, finito il liceo sentivo l’esigenza di uscire dalla mia stanza e fare esperienza suonando ovunque e così ho fatto.

 

“Bagno Paradiso” è il tuo nuovo video. Della canzone hai detto “Bagno Paradiso è l’esigenza di andare verso il mare e non pensare più a niente.” Per te la musica rappresenta una via di fuga dai pensieri, spesse volte opprimenti, della quotidianità?

La musica a volte è una via di fuga altre volte invece è il mezzo più potente che ho per osservare ancora di più ciò che mi succede attorno. Dipende da come lo utilizzi.

Il tuo stile miscela sonorità anni ’80, melodie pop fresche e che rimangono in testa e una penna che racconta molto senza perdersi in inutili fronzoli o giri di parole. Come nasce tutto questo? Da dove trai ispirazione?

Più che di ispirazione si tratta di un’esigenza. Scrivo per necessità e credo sia il modo in cui riesco ad esprimermi meglio. Quando sono sul palco o scrivo una canzone sento di essere nel posto giusto facendo la cosa giusta.

Il video di “Bagno Paradiso” è stato girato sulla Riviera Adriatica. Tu, invece, sei di Brescia. Cosa ti lega a quel mare e alle sue spiagge?

Sono posti che ho visto tante volte e che ricollego molto alla mia infanzia. Ci andavo spesso con mia nonna nei weekend primaverili. Sono luoghi che mi hanno sempre affascinata, è come se fossero sempre un po’ fermi nel loro tempo. Hanno qualcosa di così folkloristico che difficilmente trovi in altre località marittime.

In questo periodo la nostra normalità è messa a dura prova. Una vacanza al mare pare un’utopia, così come un concerto dal vivo. La musica e la cultura in generale vengono spesso additate come attività non necessarie. Come affronti tutto questo? Da artista e da essere umano.

È una questione che mi preoccupa molto. Alcuni giorni fa ho suonato a Milano davanti a circa quaranta persone, erano tutti seduti nel rispetto delle distanze e delle regole, ed è stata comunque una serata bellissima. È un momento delicato e in qualche modo c’è un evidente e continua limitazione nei confronti dell’arte e dello spettacolo. posso e voglio solo augurarmi che questo momento passi per tornare ad ascoltare un bel concerto sotto il palco.

Ultima domanda: nella tua playlist Spotify cosa troviamo?

Ci sono le canzoni e gli artisti che mi hanno influenzato di più negli anni. Da Ivan Graziani, Afterhours, Cccp, Dalla a Jeff Buckley, Nick Drake, Oasis, Radiohead.

 

LEGGI QUI L’ARTICOLO ORIGINALE SUL SITO DEL MEI.

 

Segui OA PLUS su INSTAGRAM

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla PAGINA OA PLUS

Clicca qui per iscriverti al GRUPPO OA PLUS

Crediti foto: Mei