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Mei, Rubrica. MUSICA IN GIALLO. Nicolas Bonazzi torna e ci regala “Solo cose belle”

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Di Roberta Giallo

Scrivere di un amico non è facile. Scrivere di un carissimo amico ancora di più.  Per questo ho atteso: aspettavo il momento giusto, la giusta occasione, un’ispirazione autentica.

Ho fatto bene perché questa canzone, uscita dal cappello magico della notte, e disponibile da oggi in streaming per tutti voi che vorrete ascoltarla/o scaricarla, è davvero bella.

E, aggiungo anche, genuina.

Bella perché: ha una ritmica trascinante ma lontana dagli ossessivi tormentoni-tutti-uguali dell’estate; un’atmosfera avvolgente; un sound internazionale appetibile anche oltre lo stivale; un testo semplice ma per nulla banale a cui potremmo aggrapparci in questi tempi “bui” per salvarci l’umore e coltivare buoni propositi, a
dispetto di un malsano clima generale in cui in tutte le sante ore del giorno l’odio e la violenza sono come amplificate e riproposte senza pietà (colpevole anche una certa stampa maniacale nel suo essere concentrata feticisticamente su certi infelici e macabri accadimenti…).

Ma, appunto, voltiamo pagina.

Cambiamo prospettiva e seguiamo lo spirito propositivo della canzone, proprio così come ci suggerisce Nicolas.

Lasciamo stare “il brutto”, “l’orrido”, abbandoniamo “ciò che non sorride alla vita” e concentriamoci sulle cose belle, almeno per la durata di questa canzone: “solo cose belle, solo persone belle, solo parole belle”… così ripete l’inciso, come fosse una specie di nuovo mantra pop.

La prospettiva dalla quale decidiamo di guardare al mondo è fondamentale e può davvero fare la differenza. Di questo sono piuttosto convinta.

Non è facile scrivere una canzone “felice” volendo infondere speranza, gioia, voglia di vivere in modo sano e sereno senza risultare banali, ma Nicolas ce l’ha fatta.
Ce l’ha fatta alla grande.

E di questo lo ringrazio, poiché sentivo la necessità di una canzone italiana pop/indie-pop  in cui l’obiettivo non fosse raccontarmi per l’ennesima volta della solita serata passata ubriachi a consumare l’ultimo cocktail…

E ora vi spiego perché mi sono permessa di aggiungere a “Bella” anche “Genuina”.

Conosco Nicolas da tanti anni, quasi da 20 anni (mamma come passa il tempo…), e negli ultimi discorsi avuti con lui ho trovato illuminante, confortante e consonante con la parte di me  più  “ottimista e speranzosa” tutta una serie di messaggi vocali che ci siamo scambiati in cui Nicolas mi raccontava di un suo “presentimento” di quel che deve ancora venire, una sensazione, la sua, vicina alla certezza di un domani migliore, per lui, per me, per tanti altri, che ancora attendono di fiorire, di sbocciare pienamente a quella nuova vita migliore a cui sono destinati e verso la quale stanno dirigendosi, più o meno consapevolmente, più o meno lentamente/velocemente…!

E direi che ciò che ho provato nell’ascoltare questa canzone mi ha riportato alla genuinità di quelle parole ispirate, colme di ottimismo
e di speranza, che devo avere ancora registrate tra i messaggi vocali di Whatsapp!

Oggi accade anche questo, di avere “memorizzati” dei discorsi importanti sul telefonino: delle parole belle dette da persone belle…

E accade anche che il “succo” delle parole del discorso del tuo amico sia poi concentrato nella canzone che fa uscire a distanza di una settimana circa, così che tu possa pensare: “crede davvero in quel che mi ha detto, ci crede talmente tanto da poterlo infondere agli altri con una bella canzone sentita, rassicurante, genuina, orecchiabile fin dal primo ascolto”.

Ecco, io credo che di una canzone di questo tipo ce ne fosse proprio bisogno. E il bello è che ora c’è, e che potrete ascoltarla a ripetizione.

Inoltre leggo in questa scelta “ottimistica” un’evoluzione o comunque un cambiamento naturale di poetica.

Di Nicolas in passato ho molto apprezzato le sue canzoni struggenti e malinconiche. Molti di voi ricorderanno “Dirsi che è normale” con cui partecipò a Sanremo anni fa, oppure New York, oppure “Ho perso la personalità”…

Ecco, se il cantautore bolognese ha “dato sfogo” in passato a questo suo lato più malinconico, notturno, struggente, ora ci regala
un lato inedito di sé (io avevo avuto modo di apprezzarlo come amica), che in questo preciso momento storico potrà aiutarci “a risorgere”.

Sono felice che Nicolas abbia trovato la chiave per regalarci questa
sua nuova carica “positiva”  in musica, perché abbiamo
tutti bisogno di non-banale ottimismo, e lui ce l’ha donato,  attraverso una bella canzone vestita con un arrangiamento accattivante, e personalizzata dalla sua voce appassionata, da sempre inconfondibile!

In bocca al lupo per tutto Nicolas! Per te, per noi, per voi… arrivino solo cose belle!

 

 

Leggi QUI l’articolo originale sul sito del MEI.

Roberta Giallo

Laureata in Scienze Filosofiche, Roberta Giallo è cantautrice, autrice, performer, pittrice etc. Si definisce un “ufo” o “un’aliena perennemente in viaggio”. Ha già scritto di musica per Vinile e All music Italia. Musica in Giallo è la sua prima rubrica musicale per MeiWeb.

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Crediti foto: MEI